MARCIANISE. Ragazzino pestato a sangue in piazza Martiri di Nassirya
4 Giugno 2018 - 11:54
MARCIANISE (red. cro.) – Ragazzino pestato a sangue. E’ successo ieri sera, 3 giugno, in piazza Martiri di Nassirya a Marcianise. Il giovane è stato accerchiato da 6 suoi coetani che lo hanno, chissà per quale balorda e assurda motivazione, perchè ce ne potranno essere anche mille ma nessuna valida da poter giustificare tale ignobile gesto, dicevamo, lo hanno letteralmente massacrato di calci e pugni. Il branco, ovviamente, è scappato via quando sono intervenute alcune persone per soccorrere la vittima.
La sorella del ragazzino Antonella R. ha così commentato l’episodio su Facebook e noi volentieri pubblichiamo, integralmente, il suo scritto da far in modo che questo episodio non passi inosservato.
“Ci tengo a condividere il mio pensiero qui. Stasera mio fratello è stato vittima di bullismo, precisamente nella piazzetta del dragone. È stato aggredito sia fisicamente e sia verbalmente da 6 ragazzini contemporaneamente riportando lesioni fisiche. Vorrei che si prestasse attenzione su questo fenomeno ormai in continua crescita e vorrei che questo messaggio arrivasse a questi ragazzini. Qualsiasi sia il problema non serve attuare atti di violenza fisica. Il rispetto per l altra persona sta alla base della civiltà umana e va coltivato ogni giorno. Il problema deve essere affrontato su più fronti; sono gli educatori, gli insegnanti, i genitori che dovrebbero far capire ai ragazzi che i veri valori sono altri e che la prepotenza e l’insensibilità verso i compagni e soprattutto i deboli non è degna delle persone civili. Secondo me bisogna intervenire subito e con fermezza per stroncare sul nascere tutte le situazioni di bullismo, altrimenti questi ragazzi crescono credendo solo sulla superiorità fisica e nella prepotenza, convinti di poter fare quello che vogliono. Una volta diventati adulti non saranno in grado di rispettare le leggi e gli altri, tutto ciò necessario per vivere civilmente, allora sarà troppo tardi per tornare indietro”.