MARCIANISE. Scrutatori se li dividono il sindaco, Salzillo, Farro e la Iodice. Sullo sfondo il sistema di spartizione dei lavori pubblici, degli assunti nei concorsi e degli “strani” direttori dei lavori

20 Maggio 2025 - 16:08

Abbiamo deciso di scrivere questo articolo già programmato, ma avremo presto qualcosa da dire anche rispetto al post pubblicato dal sindaco Antonio Trombetta il quale, manco fosse uno passato per caso al Comune, si chiama fuori da ogni responsabilità ammettendo però che forse un reato sia stato compiuto a suo tempo da chi ha installato i dispositivi di distribuzione di alimenti e di bevande

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MARCIANISE (g.g.) – Niente sorteggio, solo lottizzazione politica nella nomina degli scrutatori. A Marcianise si è assistito all’ennesimo episodio di gestione opaca della cosa pubblica: la nomina degli scrutatori per le prossime elezioni non è avvenuta, come si diceva, tramite sorteggio, come previsto dalla legge e come sarebbe giusto fare, ma tramite una spartizione diretta e brutale tra i componenti della Commissione elettorale. Un metodo che, purtroppo, non è nuovo nella politica degli enti locali ma che a Marcianise assume un peso specifico maggiore in quanto tiene malattia tra le malattie, patologia tra le patologie.

Nel discorso più generale della deriva lottizzatoria e spartitoria del Comune di Marcianise vede coinvolti gli assessori Pasquale Salzillo, anche vice sindaco della città, Stefano Farro, il dirigente dell’ufficio tecnico De Caprio, il suo funzionario De Filippo e altri esecutori legati all’entourage del sindaco Antonio Trombetta. Quest’ultimo diventa correo in tali dinamiche perché ad esempio anche lui indica nomi e cognomi di scrutatori in un sistema che premia gli “amici” e penalizza i cittadini comuni, in particolare i disoccupati e le fasce più deboli che sicuramente darebbero un v valore maggiore a quei pochi soldi che si intascano, svolgendo la funzione di scrutatore, in questo caso ai referendum dell’8 e 9 giugno.

Questo per gli scrutatori ma il sistema sembra costruito su dinamiche di gestione del potere assolutamente inaccettabili. In città si parla apertamente di un “direttorio” che gestisce appalti, lavori pubblici e perfino con diversi studi professionali ben definiti utilizzati in modo poco trasparente, con le fasi progettuali sembrano essere manipolate per poi passare formalmente sotto la firma dei dirigenti comunali. Il sospetto è che ci si trovi di fronte a una vera e propria rete di favoritismi e clientele.

E intanto si profilano anche concorsi pubblici che, secondo indiscrezioni, sarebbero già “prenotati” da personaggi vicini alle diverse componenti politiche. La meritocrazia, in questo scenario, è del tutto assente.

Paola Foglia, componente della minoranza in Commissione elettorale, ha cercato invano di reintrodurre il sorteggio per garantire equità e trasparenza. Ma il suo appello è rimasto inascoltato e ancora una volta a essere premiati sono stati i raccomandati, scelti dal sindaco e dalle solite correnti: Salzillo, Zinzi-Farro, Iodice-Sconiamiglio.

Un quadro che non solo getta un’ombra sulla trasparenza amministrativa ma mina profondamente la fiducia dei cittadini nell’istituzione comunale