MARCIANISE. Una supercazzola special salva Zinzi e la Iodice sul Consorzio Idrico. Ma ormai comanda Zannini
27 Giugno 2024 - 16:52
Il consiglio comunale, nella seduta di ieri sera, si è piegato ai desideri del mondragonese, con la regia del nipote del sindaco. IN CALCE ALL’ARTICOLO IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE PRESENTATA DALLA MINORANZA E L’ARTICOLO 33, COMMA 5, DELLO STATUTO DI ITL, DA NOI DEFINITO “SUPERCAZZOLA” CON TANTO DI SPIEGAZIONE.
MARCIANISE (g.g.) In altri tempi avremmo scritto un articolo fluviale su quello che ieri sera è successo in consiglio comunale, intorno all’importante punto posto all’ordine del giorno, relativo alla mozione presentata dalla minoranza sull’attivazione dei controlli, ad opera del Comune di Marcianise che, ricordiamo, è il socio di maggioranza relativa di questo ente, sulle tante malefatte, peraltro ree e confesse, che il Consorzio Idrico Terra di Lavoro, oggi Itl Terra di Lavoro spa, ha consumato ai danni dei cittadini, drenando tantissime risorse finanziarie per ripianare i suoi bilanci fallimentari e, allo stesso tempo, a proposito della confessione di reità, mettendo nero su bianco, fornendo gli spunti per il comunicato ufficiale dell’amministrazione comunale marcianisana, l’esistenza di gravi
La partita, in pratica, è stata definita da una supercazzola, come quella ideata dal grande regista Mario Monicelli e recitata magistralmente da Ugo Tognazzi, nel celeberrimo film “Amici Miei”.
C’era un problema. Uno soprattutto: Gianpiero Zinzi, deputato della Lega, ha assunto negli ultimi anni, posizioni nettamente, mai sfumate, potentemente critiche nei confronti della gestione del Consorzio Idrico. L’anno scorso ispirò un’interrogazione del consigliere regionale Severino Nappi sulla più che opaca procedura di trasformazione del Consorzio Idrico nella Società per azioni Idrico Terra di Lavoro. Una posizione che ha trovato totale riscontro in una durissima nota dell’Autority garante della concorrenza e del mercato, o Antitrust che dir si voglia, che quella trasformazione ha bollato d’infamia, presentando un ricorso al Tar della Campania che sarà discusso il prossimo ottobre.
Successivamente, Zinzi ha assunto un’iniziativa diretta, un’altra interrogazione, stavolta a sua firma, che avrebbe dovuto presentare, non sappiamo poi se ciò è avvenuto, nella commissione Attività produttive di Montecitorio, contenente, parimenti, pesanti riserve sulla gestione consortile che, aggiungiamo noi, avviene sotto il dominio totale del consigliere regionale Giovanni Zannini.
Conseguenza di tutto ciò, doveva essere il voto favorevole alla mozione della minoranza che, in pratica, esprimeva molti rilievi coincidenti con quelli manifestati da Zinzi.
E, invece, una sceneggiata. Hanno tirato fuori l’articolo 33, comma 5 – un lavoretto che, a nostro avviso, ha realizzato Gabriele Trombetta, già super incaricato dal Consorzio Idrico e nipote del sindaco Antonio Trombetta – dello Statuto di Itl.
Il testo integrale lo leggete in calce a questo articolo, sotto l’altro testo integrale, quello della mozione presentata dai consiglieri di minoranza.
Una commissione paritetica, che dovrebbe poi occuparsi delle contestazioni sulla gestione del servizio, un organismo non ancora attivato dall’assemblea e che, potete scommetterci, seguiamo da anni e anni le vicende di questo e di altri carrozzoni, non sarà attivato.
Insomma, palla in tribuna: il sindaco che fa finta, in aula, sempre ieri sera, di essersi offeso perché, dice lui, l’opposizione ha messo in discussione il suo comportamento in occasione dell’incontro avuto con i vertici del Consorzio Idrico, come se, sullo stesso, non fosse uscito un comunicato stampa, puramente assertivo, sulla questione dell’80% delle perdite idriche. Ma qui ad offendersi dovrebbero essere i cittadini, ormai coglionati da anni da questo consorzio.
La mozione, dopo la presentazione dell’emendamento-supercazzola, è stata trasformata in un ordine del giorno che non verrà mai discusso. Insomma, un disinnesco che è tornato comodo a Zinzi, al presidente del consiglio comunale Antimo Zarrillo, l’unico che risponde, almeno in teoria, al deputato della Lega, ma anche alla signora Maria Luigia Iodice che, in pariglia con suo marito, ha detto e ridetto che Giovanni Zannini non sarebbe mai diventato un fattore decisivo per la vita di questa amministrazione comunale, mentre oggi – e il caso di ieri sera lo dimostra – è Zannini che comanda su alcune materie, su diverse competenze degli organismi del governo cittadino, dettando letteralmente legge sulla posizione di Marcianise in relazione al suo status di socio nel Consorzio Idrico, ora Itl spa. Perché figuriamoci se Antonio Trombetta, Pasquale Salzillo, Farro, men che meno la segretaria comunale Carmina Cotugno, si erano andati a leggere l’art 33, comma 5, per confezionare la supercazzola.
Cosa c’entra la Commissione paritetica rispetto a una mozione che chiede al consiglio comunale di assumere una direzione di marcia seria, vincolante e legittimante di una incontestabile potestà, che prenda atto del fatto che il Comune di Marcianise, oggi come ieri azionista di riferimento del Consorzio, abbia preso solo fregature e sia stato costantemente rapinato, con danno pesantissimo inferto alle sue casse, con l’aggiunta di una resa incondizionata, nel momento in cui questi bellimbusti del Consorzio affermano candidamente che le condotte idriche della città sono ridotte a un colabrodo.
Beh, sindaco Trombetta, onorevole Zinzi, consigliere regionale Maria Luigia Iodice, il consiglio comunale ha ancora una volta dimostrato la sua debolezza; ha dimostrato che su questo argomento è completamente suddito di Zannini. Piuttosto patetica l’operazione di ieri sera che, allo scopo di mantenere lo status quo, il quadro politico esistente, espone sia Zinzi che la coppia Scognamiglio-Iodice alla brutta figura di un atto di incoerenza rispetto a tutto quello che hanno detto (gli Scognamiglio-Iodice) e ha fatto (Zinzi) negli ultimi anni, per opporsi alla politica predatoria di Giovanni Zannini, il quale ha in Gabriele Trombetta il suo super assessore ombra nella giunta comunale.
Non ne parliamo proprio poi di Pasquale Salzillo che in questi anni, dialogando con CasertaCE, ha lavorato per denunciare le malefatte del Consorzio Idrico e che si è andato a sedere al tavolo della famosa riunione del disastro dell’80% delle perdite, senza dire olà. Evidentemente lo faceva solo con l’obiettivo di occupare lui le poltrone che contano. Oggi per Pasquale Salzillo il Consorzio Idrico va bene, è cosa buona e giusta.
Come abbiamo scritto nelle scorse settimane, la vera maggioranza che governa Marcianise va denominata Zannini-Trombetta-Salzillo. Zinzi e la Iodice si devono accodare, come la barzelletta della supercazzola ieri sera ha ampiamente dimostrato.
QUI SOTTO LA MOZIONE PRESENTATA DALLA MINORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE
QUI SOTTO LA “SUPERCAZZOLA” art. 33, comma 5 dello Statuto dell’Itl spa