MONDRAGONE. L’assessore Piazza risponde e ne canta 4 ad Antonio Pagliaro. Complicato, secondo noi, costruire un’alternativa intorno ai nomi del governo precedente

26 Luglio 2018 - 16:00

MONDRAGONE(g.g.) Nella lettera scrittaci dall’assessore ai lavori pubblici del comune di Mondragone Giuseppe Piazza, si condensa tutta la difficoltà ad articolare, ad organizzare un’opposizione credibile da parte di chi solo poco tempo fa ha avuto in mano per 5 anni i fili del governo. E’ chiaro che certe levate di scudi tipo quelle da noi pubblicate nei giorni scorsi, a firma dell’ex presidente del consiglio comunale Pasquale Marquez, ma soprattutto da parte dell’ex assessore Antonio Pagliaro, prestano il fianco a elementi di confutazione troppo semplici per chi è chiamato ad esercitare il suo diritto di replica. 

Ecco perchè quando si prova a ricostruire un quadro politico di opposizione, si sceglie di dar spazio a persone che magari non hanno avuto, nell’immediato passato, dirette responsabilità amministrative. Non è stato un gioco difficilissimo, per Giuseppe Piazza, replicare a Pagliaro, ricordandogli le storie, purtroppo realmente accadute e concretamente presenti negli archivi di questo sito, che hanno connotato, non certo in maniera lusinghiera, l’esperienza sua e più in generale dell’amministrazione Schiappa.

Resterà alla storia, infatti, la famosa inaugurazione di un palazzetto dello sport non ancora collaudato, non ancora agibile e dentro al quale furono sistemati, con tanto di bandierine, centinaia di bambini delle scuole ignari, loro, i docenti e i genitori, che quello era un luogo non agibile.

Forse l’opposizione deve cercare (ma non è un’operazione semplice) di evitare di utilizzare lo strumento del confronto. Della serie: noi sì che facevamo bene questo, quello e quell’altro ancora. Voi siete un disastro e state distruggendo quello che noi abbiamo costruito. 

Il problema non è rappresentato dal fatto che CasertaCe sia convinta che la storia di Mondragone non sia stata quella narrata da Marquez e Pagliaro e le carenze indubbie che sta dimostrando di avere l’amministrazione-Pacifico in cui troppi interessi di potere, troppi favori a buon mercato, realizzati eludendo le norme, si stanno consumando, non coprono, non cancellano il quadro poco edificante dell’azione di Giovanni Schiappa e della sua giunta.

Il problema è che sono i cittadini a non crederci. La necessità dei vari Schiappa, Pagliaro, Marquez di usare questo alfabeto, di utilizzarlo legittimamente, difendendo per dignità il proprio operato, finisce per tenere a galla l’attuale amministrazione, depistando l’opinione pubblica dalle magagne che pur avvengono e che noi stiamo denunciando ogni giorno. 

E questo avviene perché un eventuale giudizio critico nei confronti di Virgilio Pacifico e dei suoi, formulato da chi li ha votati e che potrebbe essere tentato di non votarli più, trova compensazione tuffandosi in una sorta di vasca di decantazione di questo disappunto, quando all’orizzonte va a profilarsi un’alternativa, formata dagli Schiappa, dai Pagliaro, dai Bertolino e dai Marquez.

Ecco perchè è stato gioco facile per Piazza replicare a chi lo ha preceduto.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA SCRITTACI DA PIAZZA

Egregio direttore,  in merito alle affermazioni del Consigliere Antonio Pagliaro c’è poco da replicare stante l’insustistenza di quanto affermato.
In questo primo anno di amministrazione Pacifico, per le opere pubbliche,  ho adottato appieno  il metodo della continuità amministrativa – tranne casi dove non era proprio possibile – evitando qualsiasi polemica su cosa era stato fatto o non fatto da chi ci aveva preceduto.
Ma il Consigliere Pagliaro mi pone nella condizione di dover derogare a quanto ripromessomi  fino ad ora.
Egli afferma che la copertura finanziaria per i lavori del piazzale antistante il Palazzo Ducale c’era.
Ora, direttore, nella mia esperienza  politica/amministrativa maturata non ho mai visto un atto giuntale  senza  un preciso capitolo di spesa a cui attingere le somme e senza   riferimento alcuno al bilancio correlato. Nella delibera approvata da Schiappa c’era solo un riferimento ad un decreto dirigenziale del 2013.
E, ancora, a memoria ultradecennale non ricordo di aver mai letto una determina di  affidamento di incarico professionale su un capitolo diverso da quello che è il finanziamento, nell’ambito del quadro economico. Nell’imminenza della campagna elettorale Schiappa invece, fa l’ennesimo manifesto farlocco di presunti  imminenti lavori  e dà incarico ad un professionista esterno per la progettazione sul capitolo degli oneri concessori.
Stesso discorso per la pista di atletica, stesso manifesto farlocco di inaugurazione di opera incompiuta, ma con l’aggravante di aver iniziato i lavori con il  finanziamento del mutuo revocato mesi prima.
Altro esempio eclatante: inaugurazione del palazzetto dello sport, con ovvio manifesto, ma senza che la struttura fosse dotata di fornitura idrica,  elettrica,  telefonica e soprattutto autorizzazione antincendio.  Ciliegina sulla torta: l’inaugurazione è  avvenuta con la partecipazione di centinaia  di bambini delle scuole dell’obbligo.  Può solo immaginare, direttore,  il pericolo che hanno corso i ragazzi in caso si fosse verificata un’ emergenza.
Se il palazzetto dello sport si completerà a breve,  con un’ulteriore spesa di € 400.000,00, sarà grazie alle Universiadi  del prossimo anno e ciò  avverrà grazie anche alla tenacia del Consigliere regionale Giovanni  Zannini che ha fatto propria la volontà dell’Amministrazione Pacifico di dotare la città di un importante impianto sportivo.
Saluti, assessore Giuseppe Piazza.