MONDRAGONE. L’omicidio dei palazzi Cirio: il killer Giovanni Cascarino si è pentito e ora nel processo di Appello…
14 Dicembre 2018 - 21:30
MONDRAGONE (g.g.) – Il pentimento di Sperlongano e Piccirillo non era stato sufficiente per ottenere la condanna definitiva del gruppo di fuoco della camorra mondragonese, che 19 anni fa nei pressi dei palazzi Cirio uccisero Margjekaj Halim.
Al tempo, un omicidio fu gestito come un fatto di delinquenza comune. Tanto è vero che ad indagare fu un giovane sostituto procuratore presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro D’Alessio, da qualche anno approdato alla Dda.
In primo grado, i tre imputati Giovanni Cascarino, Mario Cuoco e Bruno Saudella furono assolti. In appello arrivò la condanna, proprio grazie alle dichiarazioni dei citati pentiti Sperlongano e Piccirillo. Successivamente la Corte di Cassazione, però, ha annullato questa sentenza, rinviando il processo ad una sezione della corte di Appella di Napoli diversa da quella che pronunciò il verdetto di colpevolezza.
Ma tra il pronunciamento della Cassazione e l’inizio del nuovo processo di Appello si è verificato un fatto decisivo: il pentimento di Giovanni Cascarino, cioè di uno degli esecutori materiale di quell’omicidio. Per cui, è presumibile che con la sua confessione Cascarino farà in modo che la Corte di Appello pronunci una nuova sentenza di colpevolezza, magari con un inferiore numero di anni di reclusione a carico del nuovo pentito, considerando la sua decisiva collaborazione.