MONDRAGONE. Una città vicina al collasso del dissesto stabilizza 15 vigili urbani e diversi assistenti sociali. Giovanni Zannini è un aspirapolvere e punta ad arrivare a 100mila voti. I mondragonesi pagheranno il massimo delle tasse
27 Febbraio 2025 - 19:35
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TUTTI I NOMI. In calce all’articolo la determina del 31 gennaio firmata 8 giorni dopo la bocciatura del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. Continuate ad andare appresso a questo qui che poi tra qualche anno pagherete di tasca vostra, cari cittadini, l’idea che i problemi della vita si risolvono attraverso le scorciatoie del più bieco clientelismo
MONDRAGONE (g.g.) La determina che pubblichiamo in calce è del 30 gennaio scorso. Quindi, non c’è dubbio che si tratta di un atto amministrativo assunto dal Comune di Mondragone con l’atteggiamento tipico di chi non avverte il problema serio, gravissimo di un incipiente dissesto finanziario il cui primo passo è stato consumato dalla Corte dei Conti quando, nella prima parte del mese di gennaio, ha bocciato il piano di riequilibrio finanziario presentato dal Comune
D’altronde, un’amministrazione guidata dal consigliere regionale Giovanni Zannini, diremmo meglio dai suoi metodi, dalle sue concezioni, dal suo relativismo etico, non è geneticamente tesa al bene comune ma è solo una fabbrica di voti da mettere nella cascina del citato consigliere regionale.
Chissenefrega se i cittadini di Mondragone di qui a qualche tempo pagheranno, come conseguenza del dissesto, le massime aliquote possibili, le massime aliquote esistenti delle tasse, delle imposte e dei tributi comunali. Insomma, il dissesto non si scaricherà certo sul sontuoso stipendio di Zannini o sulle indennità delle sue “teste di legno” della giunta. Saranno i mondragonesi a pagare pesantissimo dazio
La determina in questione rappresenta il saldo da parte nostra di quello che abbiamo promesso ai lettori in un articolo, pubblicato qualche giorno fa, sulla obbligata e inevitabile decisione di sospendere, per una durata di 5 mesi, dal servizio, con tanto di ritiro dell’arma di ordinanza l’ex comandante dei vigili urbani, il condannato per omissione di atti d’ufficio, David Bonuglia (CLICCA E LEGGI). Avevamo scritto che questo piccolo terremoto, verificatosi in un contesto delicatissimo come quello dei vigili urbani dove Bonuglia nonostante la perdita del grado di comandante, per effetto della legge Severino, ha continuato ad essere il braccio operativo pronto a tutto di Giovanni Zannini che a suo tempo lo volle portandolo a Mondragone in comando dal comune di Roma
Ma al di la di questo abbiamo detto a chi si mostrava scandalizzato che nel contesto territoriale di cui parliamo questa follia è del tutto normale. E’, per l’appunto, normale che un comune sull’orlo del dissesto stia procedendo, come se nulla fosse, alla stabilizzazione di 15 vigili urbani, un’infornata che Zannini realizzò nel 2021 quando sembrava un invincibile, quando attingeva a piene mani nelle casse pubbliche della città di Mondragone, creando le condizioni per il disastro economico-finanziario già sanzionato dalla Corte dei Conti. I dettagli sintetici della storia e tutti i nomi degli aspiranti alla stabilizzazione li potrete leggere nella determina dello scorso 31 gennaio che pubblichiamo in calce a questo articolo. Il comune di Mondragone aveva in servizio ben 20 vigili urbani con contratto full time a tempo determinato per un anno rinnovabile. E l’anno, ovviamente, con buona pace degli equilibri della spesa comunale è stato sempre rinnovato fino ad arrivare, eccetto che per 5 di loro, ai fatidici 36 mesi e dunque alla possibilità di utilizzare il DL. 44/2023, art. 3, c.5, il quale prevede che le Regioni, le Province, i Comuni e le Città metropolitane possono procedere, fino al 31 dicembre 2026 (in luogo del termine generale posto al 31 dicembre 2023), alla stabilizzazione del personale che ha almeno 36 mesi di servizio anche non continuativi negli ultimi 8 anni presso l’amministrazione che procede all’assunzione e che abbia gli altri requisiti previsti dalla normativa vigente
Un atto di responsabilità molto prevedibile in considerazione dei metodi della mentalità e della totale incultura delle istituzioni di chi comanda oggi a Mondragone e anche in molti altri comuni della provincia di Caserta, con tanto di dimostrazione muscolare e di esposizione zoologica, ci riferiamo a quella avvenuta ieri, una vera e propria sfida nei confronti della Procura della Repubblica di SMCV a Napoli con l’esodo di sindaci, assessori e consiglieri comunali di fede zanniniana (CLICCA E LEGGI). Ma la vicenda della stabilizzazione di 15 vigili urbani potrebbe non chiudersi qui perché essendo arrivata dopo la bocciatura ad opera della Corte dei Conti del piano di riequilibrio potrebbe diventare oggetto di dura sanzione nel prossimo futuro con modalità che, allo stato dei fatti, risultano difficilmente immaginabili perché questa determina approvata, ripetiamo, il 31 gennaio a 8 giorni di distanza dalla data del 22 gennaio, quella della già citata decisione della Corte dei Conti, potrebbe creare, – e questo cominceremo a capirlo quando di qui alla prima decade di marzo saranno pubblicate le motivazioni del verdetto dei giudici della spesa pubblica, – una condizione di diritto soggettivo negli agenti di polizia municipale che qualora non dovessero riuscire a vedersi pienamente riconoscere la stabilizzazione nel momento in cui intervenissero le limitazioni del dissesto andrebbero sicuramente ad utilizzare questo diritto soggettivo per chiedere pesanti indennizzi a titolo di risarcimento per la mancata assunzione. E questo si tradurrebbe in un ulteriore disastro economico a carico delle finanze del comune di Mondragone. Tutto ciò si può ipotizzare anche perché il comandante Carmine Caputo ossia colui che ha sostituito David Bonuglia ha già detto, temendo giustamente di vedersi “mazzoliare” in futuro dalla Corte dei Conti che non procederà alla stabilizzazione a differenza di ciò che avrebbe promesso ai 15 la signora Antonella Amalia Picano, capo area del personale del Comune la quale, essendo ad interim anche ai servizi sociali e al coordinamento dell’ambito C010, farebbe il paio con la stabilizzazione degli assistenti sociali i quali, a loro volta, matureranno i 3 anni di impiego full time a tempo determinato nel corso di quest’anno.
Insomma, con un dissesto pressochè certo, l’amministrazione comunale di Mondragone se ne frega delle prescrizioni di questo particolare status patologico di crisi economico-finanziaria che prima di tutto prevede il congelamento delle assunzioni.