Muore di cirrosi epatica per una trasfusione di sangue infetto fatta all’ospedale di CASERTA. Dopo 50 anni la famiglia risarcita: il Ministero pagherà 1 MILIONE 150 MILA euro

25 Febbraio 2023 - 11:15

Il Tribunale Civile di Napoli ha accolto le tesi esposte dall’avvocato casertano Castiello

AVERSA – Ottenere giustizia dopo 50 anni. Chi ha vissuto certe epoche della sanità italiana può anche raccontarne i tanti disonori e i pochi onori, soprattutto quando questa veniva erogata dal Garigliano in giù.

Ancora nel 1996, l’urticante satira di Elio e le Storie tese faceva riferimento – in una canzone double face, cioè con motivetto orecchiabile per vincere quella edizione del Festival di Sanremo, ma allo stesso tempo sostenuta da un testo che rappresenta ancora oggi uno spaccato della peggiore Italietta degli anni ’70, ’80, e dei primi ’90 – alla malasanità, alle “pinze lasciate nella pancia da improvvidi chirurghi”, ma soprattutto ai quintali di plasma, al sangue infetto, come quello che nel 1974 cambiò le sorti dell’esistenza di Mario Conte, che entrò nell’ospedale civile di Caserta – come si suol dire, un marchio di una lunga tradizione di errori – da malato tranquillamente guaribile e divenne un malato di cirrosi epatica, col fegato spappolato da una trasfusione di sangue infetto.

Ed è di poco fa la pubblicazione del dispositivo della sentenza con cui la IV Sezione Civile del Tribunale di Napoli, accogliendo finalmente le tesi dell’avvocato aversano Tommaso Castiello,

ha condannato, per quell’errore, il Servizio Sanitario Nazionale, cioè il Ministero della Salute, al pagamento di un risarcimento danni di 1 milione 150mila euro circa, da liquidare, essendo già in esecuzione, al di là della possibilità che pure esiste di ricorrere in appello, agli eredi della vittima di quel sangue infetto, che di lì a poco, dopo aver tentato invano di combattere la terribile malattia, venne a mancare.

Nel dettaglio: Si accoglie la domanda e condanna il Ministero della Salute , in persona del Ministro p.t., , a corrispondere a titolo di risarcimento del danno in favore dell’attrice Pezone Angela (moglie) la somma di euro 294.201,00 oltre interessi come in motivazione e in favore delle attrici Conte Concetta e Conte Francesca (figlie) la somma di euro 284.394,30 in favore di ciascuna oltre interessi come in motivazione nonché in favore di tutte le attrici la somma di euro 5.000,00 e gli ulteriori esborsi sostenuti per le trasferte e visite di controllo cui si è dovuto sottoporre il Conte Mario se documentati oltre interessi legali dalla domanda al soddisfo;

Spese legali ammontano a quasi 25mila euro, da liquidare all’avvocato Castiello.

5mila euro per le spese che furono sostenute a quel tempo per le varie cure a cui la vittima della malasanità fu sottoposta. Il dettaglio di questa sentenza lo potete leggere nelle 14 pagine del dispositivo a cui si può accedere nel link in calce:

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