Muore paziente all’OSPEDALE DI CASERTA. La moglie e il figlio ora vogliono un risarcimento

19 Giugno 2022 - 17:10

CASERTA – Una tragedia familiare, un dramma terribile che sta proseguendo, attraverso una scia giudiziaria che porta i protagonisti di questa storia davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Era il febbraio del 2014 quando A.P., ricoverato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, spirava tra le corsie del nosocomio.

Chi non si è arreso a questa morte è la moglie dell’uomo.

La donna ha infatti promosso una richiesta di risarcimento danni a seguito del decesso del marito, poiché ritiene che ci siano stati dei comportamenti sbagliati, un caso di malasanità tra le quattro mura della struttura ospedaliera casertana.

Una richiesta economica non ancora resa nota, ma che andrebbe a ripagare delle sofferenze di questi otto anni. Certamente sarà impossibile, nessuna cifra può far tornare in vita la persona che si ama, ma è il modo in cui la donna cerca giustizia per sé e per suo figlio.

All’ospedale di Caserta è stata già notificata la richiesta di risarcimento danni e il direttore dell’ufficio Affari Legali del Sant’Anna e San Sebastiano, l’avvocata Chiara Di Biase, ha ritenuto di costituirsi in giudizio, difendendo il nome della struttura del Capoluogo.

In questi giorni, il direttore generale del nosocomio Gaetano Gubitosa ha firmato il mandato di difesa per gli avvocati interni, proprio Di Biase, Domenico Sorrentino e Antimo D’Alessandro, che si occuperanno la difesa della rappresentanza dell’Azienda ospedaliera in questo giudizio per risarcimento danni che si terrà davanti al tribunale Santa Maria Capua Vetere.

Con la stessa delibera, poi, sono stati scelti anche i consulenti tecnici di parte. L’ospedale ha nominato il direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina Legale Pasquale Giugliano, assieme alla dottoressa Filomena Casella dirigente medico presso la stessa Unità operativa.