Nel giorno del suo compleanno, gli studenti ricordano la loro prof, morta a 45 anni: “Grazie per tutto quello che ci ha donato”

10 Maggio 2022 - 12:23

AVERSA/CARINARO (Lidia e Christian de Angelis) Nel giorno del suo compleanno, gli alunni ricordano Rosa Della Volpe, la prof. morta a 45 anni, pochi giorni fa (CLIKKA E LEGGI). La dolorosa perdita della stimata docente ha sconvolto tutti, gli alunni non si rassegnano a tale ingiusta perdita e ieri nel giorno del suo compleanno affidano ai social parole toccanti di stima e addio per la loro amata insegnante del Liceo Cirillo di Aversa.

Giuseppe Barbato “CARINARO DIEBUS SEPTIMO E NEL GIORNO DEL COMPLEANNO DELLA PROFESSORESSA ROSA DELLA VOLPE  vi rendiamo le commoventi espressioni formulate dai suoi alunni del Liceo Classico Statale “ D. Cirillo” di Aversa durante i funerali lo scorso 3 maggio 2022 nella chiesa parrocchiale di S. Eufemia in Carinaro. Eccovi il primo saluto: “La Professoressa Della Volpe, donna che chiunque abbia conosciuto può definire radiosa e affettuosa.Anche se noi alunni abbiamo avuto modo di conoscerla solo a scuola lei era il tipo di professoressa che se incontravi per strada non tornavi indietro ma le correvi in contro. Una professoressa che era sempre pronta a confrontarsi con noi, confortarci e ascoltare i nostri problemi. Sempre spiritosa nei momenti di gioco ma allo stesso tempo ci riprendeva se non stavamo dando il nostro meglio, e continueremo ad impegnarci come lei vorrebbe. Per noi era come una figura materna, d’altronde trascorrevamo con lei la maggior parte delle nostre giornate scolastiche.Oltre ad essere una docente per noi è stata una maestra di vita, una persona sempre pronta a dare consigli e a offrirci una delle sue frasi filosofiche, magari in greco.La ricorderemo sempre così: con il suo dolce sorriso, il suo iconico cappotto rosso e i suoi amati crackers doriano che ci mandava sempre a prenderle. I suoi pensieri erano sempre rivolti sopratutto alla figlia Serena, ci raccontava sempre di quanto fosse orgogliosa di lei e di quanto le volesse bene tanto che quando l’abbiamo incontrata ci sembrava di conoscerla già.Ci sentiamo profondamente onorati di averla conosciuta. Le vogliamo infinitamente bene.  Ma adesso la vita continua: noi continueremo a vivere in lei, lei continuerà a vivere in noi.E come diceva lei alla fine dell’anno Ci vediamo a Filippi -gli alunni della sua adorata 2F del liceo classico Domenico Cirillo”.

Eccovi il secondo saluto: “Cara prof.   sa bene che per noi non è mai stato facile esternare i sentimenti, ma mai come adesso crediamo sia il momento di farlo. A lei va il nostro ringraziamento per tutto ciò che ci ha donato in questi due anni trascorsi assieme. Abbiamo fatto molta strada insieme e spesso ci siamo abbattuti dinanzi alle difficoltà, ma lei ha sempre avuto il sorriso stampato sul volto, una battuta pronta e parole di conforto per risollevarci. Anche in uno dei momenti peggiori della sua vita, si è preoccupata di darci forza e di consolarci quando invece era lei ad averne bisogno. È stata una donna e una docente che abbiamo sempre apprezzato. Si è presa cura di ciascuno di noi, come se fossimo i suoi figli e non i suoi alunni. Lo ha fatto perché amava il suo lavoro, ma soprattutto perché amava noi. Il suo amore è stato grande e la terra è un luogo troppo piccolo per contenerlo tutto. “ Voi siete vita” ci diceva, ma la vita è stata crudele con lei, non è la stessa vita che abbiamo visto nei suoi occhi, ogni volta che entrava in classe; non è la stessa vita di chi con un buongiorno riusciva ad illuminarci le giornate buie. “ Nella vita bisogna combattere, tirate fuori le unghie e vedrete che tutto cambierà, quest’anno ci sono io pronta a guidarvi, ci diceva. Sarà difficile trovare qualcuno come lei sempre pronta ad aiutarci facendo ricorso a tutte le sue forze; qualcuno con la volontà di ascoltarci e comprenderci davvero. “ Ragazzi, sono il vostro angelo custode” ed ora cara professoressa lo sarà per sempre.La vostra II E”.

Eccovi il terzo: “Cara prof. come poter spiegare cosa lei è per noi? Ci siamo conosciuti in un periodo difficile, e nonostante il contatto fosse limitato, si è dimostrata da subito una persona su cui poter contare, ci è sempre stata vicina, ha creduto in noi e ha fatto di tutto per tirarci su. Quante volte abbiamo litigato? Quante volte ci ha rimproverato? Sempre, però restando il nostro punto di riferimento, non solo come docente, ma anche come donna, come mamma……. Ricorda la nostra gita a Napoli? Quanto si preoccupava? Ricordiamo ancora la paura che aveva nel farci attraversare la strada da soli! Ricorda cosa ci diceva del nostro futuro? Che siamo capaci di fare tutto quello che desideriamo. Ricorda quella volta che alzò la voce con noi? E poi al termine della lezione ci chiese scusa quasi in lacrime, dicendoci che i temi dell’amore e della natura devono essere trattati con calma, dimostrandoci così la sua passione. Tante volte abbiamo riso, tante volte ci ha incoraggiati, tante volte è stata la nostra confidente; ha ascoltato e protetto le nostre paure, le nostre insicurezze e i nostri sogni. Disse che dopo l’esame saremmo venuti a a pranzo a casa sua, che le saremmo mancati molto, ma ora è lei che manca e mancherà a noi. Le promettiamo di avere cari tutti i suoi insegnamenti, i suoi consigli e la sua dolcezza. Le dedichiamo una poesia in suo onore dell’amore che ci ha trasmesso per questa nobile arte: “ Chi è amato non conosce morte, perché l’amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina. Chi ama, non conosce morte, perché l’amore fa rinascere la vita nella divinità”. La tua cara V^ D”. Una commozione nell’ascoltarle e nel rileggerle.”