Neonata trovata morta in culla. La verità dall’autopsia: aveva le ossa del cranio fratturate. ARRESTATI I GENITORI

14 Novembre 2023 - 16:06

Gli accertamenti hanno svelato i continui abusi sulla piccola

SANTA MARIA A VICO – Emergono particolari agghiaccianti sulla morta della piccola Aurora Savino trovata morta nella propria culla a Santa Maria a Vico alcune settimane fa. Per la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere si tratta di omicidio e con questa accusa sono finiti in carcere, questa mattina, i genitori Emanuele Savino, 26 anni, e Anna Gammella, 19 anni.

Le indagini

Le indagini, avviate dai militari dell’Arma subito dopo l’evento delittuoso avvenuto il 02 settembre 2023 e condotte sotto la costante direzione di questa Procura, sono state effettuate sia attraverso le tradizionali tecniche investigative (sommarie informazioni ed acquisizione di notizie) che mediante l’esame autoptico e l’analisi dei dispositivi cellulari in uso ai predetti, subito sottoposti a sequestro.

Le percosse del padre

Dalla ricostruzione dei fatti è emerso, tra le altre cose, che il padre avrebbe colpito violentemente la figlia neonata cagionandole un trauma contusivo-concussivo craniofacciale, da cui sarebbe derivata una duplice frattura ossea e un ematoma subdurale emisferico sinistro, produttivo di encefalopatia da ipertensione endocranica e che entrambi i genitori, pur avendo constatato una situazione di gravi sofferenze della figlia, hanno omesso di sottoporla a cure mediche cagionandone così la morte a seguito di insufficienza cardio respiratoria.

Le attività investigative hanno consentito di accertare, altresì, reiterate condotte di maltrattamenti in danno della neonata sul cui corpicino sono state riscontrate contusioni, ecchimosi, escoriazioni e anche ustioni, queste ultime derivate dalla mancata prudenza nella gestione quotidiana della bambina lavata con acqua bollente, senza previo controllo della temperatura.

Le cure fai da te dei genitori

Ai coniugi è contestata anche una condotta delittuosa in forma omissiva, non avendo mai sottoposto la bambina a controlli o visite mediche dalla nascita e fino alla morte, ricorrendo a cure “fai da te” utilizzando rimedi inadeguati quali applicazioni di strutto sulle sedi traumatiche.

Gli arresti

Il 26enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere mentre la 19enne presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I destinatari dei provvedimenti cautelari sono da ritenersi innocenti fino alla sentenza definitiva e le misure cautelari sono state adottate senza il contradditorio con le parti e con le difese, e il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.