Ora il pronto soccorso del Melorio di S. MARIA C. V è veramente chiuso. In una sua ala l’Asl istituirà un ambulatorio infermieristico. La dura protesta di Biagio Di Muro

27 Gennaio 2025 - 13:48

Il presidente dell’associazione Nicola Di Muro, da poco costituita ripercorre le tappe del fallimento dell’offerta sanitaria: “S. Maria e dintorni se ci sentiremo male dovremo sperare di trovarci vicini a Caserta, Marcianise, Aversa o Sessa Aurunca. I protocolli d’intesa sono solo chiacchiere. Occorre una mobilitazione generale” A quanto risulta a CasertaCe Antonio Mirra ha messo insieme alcuni sindaci della zona, Bosco di Casapulla, Raiano di Curti, Domenico D’Angelo di San Prisco, Vincenzo D’Angelo di San Tammaro e Nicolino Federico di Santa Maria la Fossa. Bisogna capire se Di Muro quando parla di iniziative sterili e di protocolli d’intesa insignificanti si riferisca anche a questa iniziativa

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SANTA MARIA CAPUA VETERE – “Il depauperamento dell’ospedale Melorio continua, nel silenzio più totale di chi dovrebbe difendere le primarie necessità dei sammaritani e dei residenti di tutti i comuni che lo avevano come riferimento sanitario più vicino.” Così inizia la nota a firma di Biagio Di Muro, ex sindaco di S. Maria C.V. e oggi presidente dell’associazione intitolata a suo padre Nicola Di Muro

Abbiamo saputo – rivela Biagio Di Muro – con certezza che l’ala del Melorio che prima era adibita a Pronto soccorso è stata ceduta all’Asl che la utilizzerà per le attività infermieristiche, a riprova che il pronto soccorso non sarà mai più attivato nel nostro territorio e che ci dovremo affidare alla fortuna di sentirci male nelle vicinanze delle città di Caserta, Marcianise e Aversa e di riuscire a sopravvivere alle lunghe file di attesa visto che a causa della chiusura dei vari Pronto Soccorso solo a Caserta si registrano oltre 200 accessi al giorno. E’ inaccettabile – continua

di Muro – che una provincia di oltre 900 mila abitanti sia servita da soli 4 strutture emergenziali. (la quarta è Sessa n.d.r.) Le Istituzioni locali si autocelebrano di firme di protocolli che se dovessero realmente trovare seguito – riguardano strutture ospedaliere che vedranno la luce, se tutto va bene, tra oltre venti anni.” E’ chiaro che questa ultima affermazione faccia riferimento alla relazione istituzionale tra i comuni di SMCV e Capua per la nascita di un ospedale nuovo di zecca nella zona del casello autostradale a cavallo del confine tra il comune sammaritano e quello capuano espresso in quell’area dalla frazione di Sant’Angelo In Formis. Ed è proprio a quest’ultimo progetto che Di Muro fa riferimento nel momento in cui Di Muro ripercorre la storia fallimentare delle ipotesi cadute nel vuoto. “Non dimentichiamoci che il DEA di secondo livello era già stato approvato e finanziato negli anni ‘80 con un progetto già previsto su via Galatina tra Capua e Santa Maria Capua Vetere poi abbandonato in favore dell’Andolfato e altre idee bislacche. Basti guardare le vicissitudini del Policlinico di Caserta, tra ritardi nei lavori, rifinanziamenti, annunciate inaugurazioni e tagli del nastro a ridosso di campagne elettorali, per comprendere che in una Regione come la Campania, da anni amministrata da De Luca, ove una gestione scellerata e clientelare dei soldi destinati alla sanità, ha portato a un sistema sanitario regionale al tracollo, queste firme di protocolli, attacca l’ex sindaco, sono nient’altro che prese in giro, per nascondere agli occhi altrui ma non alle proprie coscienze, quello che in realtà si sta facendo, ovvero lo smantellamento dell’ospedale. Di certo l’odierna notizia di cessione all’Asl dei locali del Pronto Soccorso ha la sua genesi in un preciso piano organizzativo che testimonia la premeditata volontà dell’amministrazione sammaritana, di rinunciare definitivamente alla presenza in futuro di un Pronto Soccorso in città, alla faccia delle promesse fatte, delle delibere sottoscritte, dei comitati e soprattutto dei fondamentali diritti dei cittadini.

Come Associazione Nicola Di Muro,auspica il figlio Biagio – riteniamo necessario che tutti si attivino: Sindaci, Assessori, Consiglieri, Associazioni, Prefettura, Onorevoli, Deputati, Consiglieri Regionali di ogni parte politica, meglio ancora se nell’area vicina al Governatore De Luca che resta ancora il centro decisionale in ambito regionale. Se la reale volontà è dare nuova vita agli Ospedali e soprattutto ai Pronto Soccorso, decongestionando quelli rimasti, urge una mobilitazione di massa. Chi resta silente e accondiscendente ai piani sanitari attuali dimostra di voler andare in diversa direzione e di voler rinunciare alla tutela del territorio; a suo carico resterà una macchia indelebile agli occhi dei cittadini.”

In qualità di Presidente dell’Associazione, – conclude Biagio Di Muro – sono pienamente a disposizione di tutti coloro i quali vogliono battersi per il rispetto del diritto alla salute, e aperto a qualunque iniziativa, sia essa di protesta sociale o di formale e produttivo tavolo istituzionale, che auspico venga immediatamente compulsato dalle amministrazioni locali dei comuni interessati.