ORE 00:35. ESCLUSIVA. Il secondo regalo di CasertaCe. Ecco la ripartizione lista per lista dei 18 seggi delle opposizioni e le province in cui scattano. Uno balla tra Lega e Fdi
22 Settembre 2020 - 00:37
CASERTA – Quello della coalizione di centrodestra e di 5 Stelle è stato una sorta di bagno di sangue. Per carità, nessuno si aspettava granché ma qui stiamo parlando di 4 liste, cioè Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Lista Caldoro-Udc che tutte insieme non arrivano al 20%, forse toccato grazie al micro-contributo delle altre due compagini in appoggio a Stefano Caldoro il quale, da parte sua, con l’aria che tira, arriverà attorno al 17% e buon per lui che 5 Stelle è pure crollato altrimenti avrebbe rischiato anche il comodo ufficio di capo dell’opposizione al migliore (in questo caso si fa per dire) dei perdenti. Al momento, il 5,74% che assegnano (pensate un po’) la palma di primo partito del centrodestra a Fratelli d’Italia, gli uomini e le donne di Giorgia Meloni otterrebbero 4 seggi, di cui 1 pieno e 3 che toccano ai resti migliori nella classifica regionale. La Lega con il suo 5,62% avrebbe tre seggi, di cui uno pieno.
E passiamo ai 5 Stelle, la cui percentuale del 10,21 varrebbe 7 seggi, di cui 3 pieni e 4 conquistati con i resti migliori.
Nel dettaglio, la classifica dei resti al momento, ma in questo caso le cose potrebbero cambiare sempre nell’ambito di un seggio in più o in meno tra le varie liste, è la seguente: Fratelli d’Italia, dopo il seggio pieno che conquista a Napoli, avrebbe uno 0,711 di resto a Caserta. A Salerno lo 0,554 e a Napoli uno 0,450 che poi, in effetti, come quoziente totale vale come 1, come seggio pieno, più un millesimale di 450. Questi sarebbero i 4 seggi di FdI.
La Lega ha un pieno a Napoli, mentre il resto più alto, come preventivato, a Caserta ma non con lo 0,90 di cui avevamo scritto ma con lo 0,751 ugualmente vincente per il seggio. Segue Salerno con 0,584. Qualora la Lega dovesse superare Fratelli d’Italia, questo partito perderebbe il quarto seggio, cioè il secondo a Napoli, mentre il carroccio ne guadagnerebbe uno. Sulla carta a Benevento dove ha uno 0,276, superiore dello 0,257 di Napoli. Ovviamente, se a Benevento i due unici seggi previsti demograficamente fossero già occupati, Napoli tornerebbe in lizza. Ma anche in questo caso bisognerebbe poi vedere con gli ultimi seggi, quelli marginali, dove si va a parare con la capienza massima consentita che ripetiamo, sono 27 a Napoli, 8 a Caserta, 9 a Salerno, 2, come detto, a Benevento e 4 ad Avellino. Forza Italia, con il suo 5,13% otterrebbe 3 seggi, di cui uno pieno a Napoli e altri due con i resti, di cui a Salerno con lo 0,564 e a Caserta con lo 0,543 di resto.
Come potete capire, il centrodestra avrebbe 3 seggi e non due. Ecco perché bisogna poi andare a vedere complessivamente le situazione, circoscrizione per circoscrizione, per riequilibrare la partita. Ad esempio, la Lista Caldoro avrebbe un resto dello 0,568 a Napoli; 0,205 a Caserta; 0,124 ad Avellino. Naturalmente, se dovesse scattare, nel gioco dei riempimenti in ognuna delle circoscrizioni, il suo seggio lo prenderebbe a Napoli.
Concludiamo con il Movimento 5 Stelle a cui toccano 7 seggi di cui 3 pieni. Qui va notato il grande sbilanciamento del voto grillino che tiene sostanzialmente solo a Napoli, dove conquista un 3,732 di quoziente, che vale 3 seggi pieni e uno 0,732 di resti che farebbero scattare il 4° seggio sempre a Napoli. Caserta potrebbe confermare, ammesso e non concesso che si classifichi primo nella sua lista, l’uscente Vincenzo Viglione. Subito dopo Caserta arriva Salerno con un resto di 0,609, infine ad Avellino con il resto di 0,352.