ORE 10.24 MICROSCOPIO CORONAVIRUS. La Regione sta imbrogliando i campani con i dati. Tamponi normali, poi i rapidi che compaiono e scompaiono. CHE VERGOGNA, lo sceriffo di Salerno

6 Aprile 2020 - 09:30

Sta succedendo letteralmente di tutto. E menomale che il volume iniziale del contagio, rispetto a quello delle regioni del nord, è stato molto pù basso, altrimenti da noi ci sarebbero già stati 30mila morti e non 186

CASERTA(g.g.) Ieri pomeriggio (CLIKKA QUI PER LEGGERE) la Regione Campania ha dato notizia dell’esito del primo pacchetto di tamponi di analisi rapide, fornendo dei numeri che noi abbiamo pubblicato.

Ora, se quei numeri con una novità grafica, sono stati colorati di blu nella indicazione dei tamponi e di rosso nell’indicazione dei positivi, in un luogo normale questi vengono aggiunti a fine giornata all’esito delle analisi fatte con i tamponi normali. Perchè, se è vero che la posizione di CasertaCe e NapoliCe, frutto di quella, compattamente espressa dalla comunità scientifica è quella che considera inaffidabili questi test, è anche vero che se la Campania li adotta, li difende, deve considerarli, al contrario, affidabili, con il placet, udite udite, del presidente della sezione provinciale di Napoli della Federfarma, Michele D’Iorio, il quale a CasertaCe a NapoliCe ha dichiarato, al contrario di quello che Federfarma ha messo in un comunicato, che questi test siano iper affidabili, al che abbiamo capito bene l’antifona.

E invece no. I dati dei test rapidi (CLIKKA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO)

non vengono neppure citati nel bollettino di ieri sera. A questo punto dovremo aspettare come sempre le sorprese del report nazionale per capire se, della Campania, verranno prese solo le cifre rese pubbliche ieri sera alle 22 oppure il cumulo tra questo e quelle espresse dai test rapidi.

Se verranno prese solamente queste, cosa dovremo mai pensare? Qualcuno potrà dire che la nostra è demagogia, nel momento in cui diciamo che la Regione fa i test rapidi solo per utilizzare un prodotto che ha pagato fior di quattrini ad una società di distribuzione italiana che li ha comprati in Cina da un’azienda americana, la cui identità abbiamo svelato nelle tre puntate del nostro focus dedicato a questa specifica materia?

Per quello che conta, poco molto poco, dunque, i positivi di ieri, così come sono stati esplicitati nel report delle 22 sono 108, un 25 in meno rispetto a quelli resi pubblici sabato sera, ma con 1.445 tamponi, cioè altri 200 in meno rispetto ai già bassissimi 1.600 del giorno prima, che erano 800 in meno rispetto alle 24 ore precedenti.

Dal primo giorno vi abbiamo espresso forti dubbi su quello che stava accadendo all’interno dell’istituto zooprofilattico. Quello che scriveremo nell’articolo successivo a questo, darà pieno riscontro ai dubbi e alla schizofrenia, unica in Italia, dei dati della Campania.

Ripetiamo un altro concetto già espresso nei giorni scorsi, facendolo per il motivo illustrato nella premessa, nell’introduzione di questo articolo: la Campania deve ringraziare, stavolta, di trovarsi in una posizione geografica diversa da quella delle regioni colpite pesantemente dal virus perchè all’inizio, probabilmente sin dalla fine di gennaio o dall’inizio di febbraio, lì si sono insediate varie strutture di contagio, dando una dimensione impressionante al volume iniziale del fenomeno epidemiologico, aggravato poi da situazioni, come quella dell’iper citata partita di Champions tra l’Atalanta e il Valencia, disputata a San Siro con 45mila bergamaschi presenti e vicinissimi tra di loro.

Se la Campania avesse avuto la stessa struttura iniziale di contagio, oggi solo da noi conteremmo almeno 30mila morti e non i 186 attuali così come risulta dai dati pubblicati ieri pomeriggio dalla protezione civile nazionale e relativi alla giornata di sabato 4 aprile.

Per quello che conta, all’ospedale Cotugno 406 tamponi di cui 20 positivi; all’ospedale Ruggi di Salerno 23 positivi su 203 tamponi; all’ospedale civile di Caserta 99 tamponi con 3 positivi. Nei due ospedali asl dell’agro di Caserta, il Moscati di Aversa e quello di Marcianise, 12 positivi su 92 tamponi, al Moscati di Avellino 94 tamponi di cui 17 positivi; all’ospedale San Paolo di Napoli Fuorigrotta solo 17 tamponi di cui 2 positivi; primo policlinico universitario Federico II 5 positivi su 125 tamponi.

Ops, allo zooprofilattico dopo aver espresso numeri vertiginosi, da noi sempre sospettati, ieri solamente 178 tamponi di cui uno solo positivo.

Gli ultimi due ospedali, quello di Nola con 20 positivi su 170 tamponi, e quello di Eboli con 5 positivi su 61 tamponi.

Dobbiamo ritenere che a Benevento il coronavirus si sia estinto perchè il San Pio, ex ospedale Rummo, non è stato neppure citato.

 

QUI SOTTO L’ULTIMO BOLLETTINO REGIONALE

Unità di Crisi Regionale per la realizzazione di misure
per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologia da COVID-2019.

Decreto P.G.R.C. n°45 del 06.03.2020​​
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+++ CORONAVIRUS, IL BOLLETTINO +++

L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:

– Ospedale Cotugno di Napoli: 406 tamponi di cui 20 positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: 203 tamponi di cui 23 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: 99 tamponi di cui 3 positivi;
– ASL di Caserta presidi di Aversa e Marcianise: 92 tamponi di cui 12 positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: 94 tamponi di cui 17 positivi;
– Ospedale San Paolo di Napoli: 17 tamponi di cui 2 positivi;
– Azienda Universitaria Federico II: 125 tamponi di cui 5 positivi;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: 178 tamponi di cui 1 positivo;
– Ospedale di Nola: 170 tamponi di cui 20 positivi;
– Ospedale di Eboli: 61 tamponi di cui 5 positivi.

Positivi di oggi: 108
Tamponi di oggi: 1.445

Totale complessivo positivi Campania: 3.068
Totale complessivo tamponi Campania: 24.584

Napoli, 5 aprile ore 22