OSPEDALE DI AVERSA. Nuova terapia anti tumorale somministrata per la prima volta nell’Asl di Caserta
19 Ottobre 2025 - 17:00

Importata dagli Stati Uniti, colpisce selettivamente le cellule cancerogene, risparmiando quelle sane. Già attivare le terapie nella Unità operativa complessa di oncologia, diretta dal primario Enrico Barbato
AVERSA (Federica Borrelli) – Una svolta nella lotta contro il cancro arriva dall’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, dove è stato somministrato per la prima volta in tutta l’Asl di Caserta il Mirvetuximab soravtansine, una terapia innovativa e mirata che abbina un anticorpo monoclonale a un agente chemioterapico, capace di colpire selettivamente le cellule tumorali, risparmiando in larga parte i tessuti sani.
Il trattamento, già validato negli Stati Uniti e adottato da centri d’eccellenza come il Pascale di Napoli, segna un importante passo avanti nella personalizzazione delle cure oncologiche sul territorio campano.
A guidare l’Unità operativa complessa (UOC) di Oncologia di Aversa, è il dottor Enrico Barbato. Il reparto è promotore di un modello assistenziale che si distingue non solo per la qualità delle cure, ma anche per la capacità di fare rete. Il nosocomio aversano, situato in posizione strategica, accoglie pazienti da tutta l’area normanna e dalle province limitrofe del napoletano come Caivano, Casoria, Giugliano, Frattamaggiore, diventando negli anni un riferimento in un territorio duramente conosciuto con l’appellativo “Terra dei fuochi”.
Sessanta pazienti a settimana si rivolgono al presidio, garantito anche il sabato, con un sistema di collaborazione costante tra i reparti: dal pronto soccorso alla radiologia interventistica, dal laboratorio analisi alla patologia molecolare. E, proprio nell’ospedale, viene prodotto il Mirvetuximab soravtansine, il farmaco che al momento può essere somministrato solamente alle pazienti ad uno stato avanzato del carcinoma ovarico.
Fondamentale è, tuttavia, il lavoro dietro le quinte: il coordinatore Vincenzo Ceparano che, con due accessi settimanali, contribuisce all’abbattimento delle liste d’attesa; l’infermiera Bernardina Di Tella, punto di riferimento per l’inserimento dei pazienti nella Rete Oncologica Campana, assicurando continuità terapeutica agli ex pazienti dell’ospedale con il supporto dei medici di base; la nutrizionista dott.ssa Martina Petito e le oncologhe dott.sse Martina Vigiani, Irene De Santo e Luigia Zinno, parte integrante di un team multidisciplinare che segue ogni paziente in modo globale, esattamente a 360 gradi.
A breve, ci sarà l’inserimento anche di una psicoterapeuta all’interno della squadra, dormendo un ulteriore supporto alla salute di pazienti e familiari.