Per il giudice “Ti vengo a sparare” non era una minaccia, ricorso del Pm in Cassazione. ECCO COSA E’ STATO DECISO
30 Ottobre 2019 - 17:40
CASTEL CAMPAGNANO (red.cro.) – “Ricordati che ti vengo a sparare” è una frase che, tendenzialmente, è un chiaro esempio di minaccia ma, in qualche caso specifico, può anche non essere così. E’ ciò che aveva deciso il giudice di Pace di Piedimonte Matese, ritenendo non minatoria l’espressione utilizzata in una conversazione da due uomini di Castel Campagnano, nei confronti di un altro soggetto. Dopo questa decisione, però, il Pubblico Ministero del tribunale di Santa maria Capua Vetere ha fatto ricorso in Cassazione contro la decisione del giudice, ricevendo l’accoglimento dell’ultima istanza. Quindi, caso riaperto perché, così scrivono gli ermellini, “tali frasi, per il loro contenuto, hanno un’evidente valenza minatoria“.