PIGNATARO. Il voto al microscopio. Tutte le preferenze candidato per candidato e una nostra riflessione dovuta
27 Maggio 2025 - 09:19

Cesare Cuccaro, ex assessore ai Lavori Pubblici il più votato. Ottima performance di Maria Bonacci. Ecco il nuovo Consiglio comunale e, in calce all’articolo, la suddivisione delle preferenze in ognuna delle 6 sezioni, dei 35 candidati al Consiglio
PIGNATARO MAGGIORE (g.g.) – Non c’è stata storia sin dalla prima scheda scrutinara. Palumbo è il sindaco che i pignataresi hanno scelto sin dagli albori dello spoglio.
Giorgio Magliocca, mollato da chi ha condiviso con lui potere e privilegi annessi, al contrario, l’uomo da bandire.
Perché, parliamoci chiaro, bisogna essere onesti, altrimenti raccontiamo le favole ai lettori: Cesare Cuccaro, candidato al Consiglio comunale, il più votato a queste elezioni con 465 referenze, e Vincenzo Romagnuolo, che da candidato sindaco, ha battuto anche lui Magliocca, mentre questi “inciarmava” a Pignataro, affasciato indegnamente, secondo noi, col tricolore, non stavano certo sulla luna.
Di converso, il primo era il suo assessore ai Lavori Pubblici, il secondo il suo vice sindaco, che vinceva uno scontatissimo concorso “alla Magliocca” per la funzione di comandante dei vigili urbani di Arienzo, bandito da Peppe Guida, un’altra fascia di molto dubbia dignità istituzionale, alle prese, tra le altre cose, in questi giorni, con una richiesta di arresto, formulata ai suoi danni dalla Dda di Napoli, in pratica un fratello siamese del Magliocca, al punto che CasertaCe aveva coniato la definizione “Comune di Pignarienzo”.
Insomma, Cuccaro e Romagnuolo hanno depositato nell’urna delle Comunali di Pignataro anche rendite di posizione che Magliocca ha consentito loro di acquisire e la forza con cui l’ex assessore ai Lavori Pubblici è uscito da questa elezioni rappresenta già un banco di prova molto importante per capire se Palumbo sarà un neo sindaco “regnante” o uno che dovrà quotidianamente cedere pezzi sostanziosi di potestà a metodi che comunque sono stati prodotti nella cucina degli orrori di Giorgio Magliocca.
Qui sotto i dati completi delle elezioni di Pignataro Maggiore. Palumbo governerà grazie ai nove seggi di maggioranza, otto conquistati da consiglieri comunali più votati della sua lista a cui va aggiunto il suo, che, da sindaco, è anche consigliere di diritto.
Alle minoranze spetteranno quattro seggi: due alla lista di Romagnuolo e ugualmente due alla lista maglia nera, la terza e ultima classificata, quella di Giorgio Magliocca, che si è affidato alla sua controfigura politica Mercone.
I consiglieri di maggioranza saranno, dunque, lo stesso sindaco Palumbo, Cesare Cuccaro, Maria Bonacci, autrice, con 315 preferenze, di un’ottima a performance personale, Concetta Ketty Pettrone, Giorgio Vito, Antonio. Magliocca, Margherita Giuliano, Vincenzo Talento e Dorotea Doroty Fucile.
Restano fuori dal Consiglio comunale gli ultimi tre classificati della lista di Palumbo, ossia Ilaria Vito che, raccogliendo 191 preferenze, è stata battuta di pochissimo da Doroty Fucile, arrivata a 194. Non eletti nella lista di Palumbo anche Antonio. Scialdone e Luciano Polizzi, i quali chiudono la graduatoria.
Due, come si diceva i seggi della lista di Romagnuolo. Li occuperanno lo stesso Romagnuolo, in quanto candidato sindaco, e il più votato Giuseppe De Lucia, che ha conquistato 363 preferenze.
Per Magliocca, entrano in Consiglio Pietro Mercome e Maurizio Femiano, primo della sua lista con 192 preferenze.
