“QUATTRINI ASSAI” per i falsi incidenti. Per un solo certificato farlocco un medico intascò mille euro
10 Dicembre 2024 - 18:14
Scorrendo i 299 capi d’imputazione provvisoria, se ne leggono di tutti i colori
MADDALONI (g.g.) Le tariffe non erano le stesse. Nel senso che il presunto medico corrotto, nel caso specifico, Domenico Fiorito dell’ospedale di Maddaloni, che ha lavorato anche all’ospedale di Marcianise, non prendeva sempre gli stessi soldi per ogni falsa certificazione erogata.
C’era differenza e poteva essere anche molto sensibile. C’è un caso specifico, enunciato nel capo d’imputazione provvisoria numero 42 in cui il medico Fiorito, per stendere una relazione, una perizia medica di tipo infortunistico, ha intascato in un colpo solo mille euro una cifra consegnatagli da Gianluca Piazza, 39 anni di Casal di Principe, che si conferma la località a più alta densità di presunti truffatori. Mentre il beneficiario dell’articolata certificazione è stata Federica
Non rischia la galera ed è dunque parte dei 473 indagati che si trovano nella sua stessa condizione a differenza degli altri 54 oggetto di richiesta di applicazione di misura cautelare, Agnese Corvino. In questo caso facciamo la conoscenza con la prima persona in questa richiesta del pm che svolge il ruolo di altra attrice dell’incidente. In poche parole la Tessitore avrebbe riportato, nella falsa certificazione firmata da Fiorito una distorsione ginocchio dx, polso sx, lombo sacrale con slo e frattura di L1 25 giorni di prognosi
Il falso incidente tra Agnese Corvino e Federica Tessitore si sarebbe verificato in quel di Villa di Briano. I reati contestati agli indagati Fiorito, Piazza, Corvino e Tessitore sono per Fiorito, Piazza e Federica Tessitore quelli di corruzione, falso ideologico espresso attraverso un falso materiale, il tutto ovviamente in concorso. La Corvino si aggiunge agli altri tre, ma solo per il reato previsto dall’articolo 642 del codice penale ossia del reato di danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, quando questa attività sfocia in una richiesta di risarcimento, presentata alle varie compagnie di assicurazioni. Naturalmente ognuno in concorso con altri ai sensi dell’articolo 110.