Reclusi al carcere duro, ma padre e figlio possono videochiamarsi

15 Settembre 2022 - 10:30

PIGNATARO MAGGIORE – La Corte di Cassazione ha autorizzato il colloquio mediante video collegamento tra il boss Raffaele Ligato di Pignataro, recluso al carcere di Milano Opera e il figlio Antonio Raffaele, che si trova nel carcere di Novara. Il ministero della Giustizia aveva chiesto l’annullamento del video collegamento ma la Cassazione ha concesso il colloquio in quanto “strumento ordinario” nel periodo dell’emergenza covid.