REGGIA DI CASERTA. Prevenzione e vigilanza: lo sfascio di Felicori tra i Tartaglione e i Patanè. Uil all’attacco

25 Agosto 2018 - 18:51

Caserta (Pasman) – Non c’è requie per la Reggia, che ogni giorno vive una sua pena. A causa di anni di incuria del monumento e a motivo della nuova gestione eminentemente propagandistica di Mauro Felicori, il quale non ha messo mano a nessuno dei problemi concreti che esistevano al suo arrivo, quotidianamente vanno in scena i disservizi e le disfunzioni di sempre.

Dopo i bagni ancora una volta fuori uso nell’ultimo fine settimana e l’ennesimo episodio che ha evidenziato i disagi e le situazioni incresciose a cui sono costrette le persone con disabilità per l’abbattimento mancato delle barriere architettoniche che negli ultimi tre anni non si è trovato il tempo di realizzare, per quanto di evidente priorità e doveroso per legge, ora tornano a tener banco le controversie sindacali.

La segreteria territoriale del sindacato UIL pubblica amministrazione, con una articolata e motivata nota (vedi il testo in allegato) del suo segretario provinciale Carlo Iavarone indirizzata al ministero dei beni e delle attività culturali (che, com’è noto, con il nuovo governo ha dismesso la competenza sul turismo, trasferito, non si capisce quanto congruamente, al ministero dell’agricoltura) contesta le modalità ed i criteri con i quali si sta procedendo al riordino della prevenzione, della sicurezza e della vigilanza nell’ambito del monumento, parlando di “cattiva

gestione” e di attività riorganizzativa che non terrebbe in conto il “sistema di relazioni sindacali vigente”.

Rilievi non proprio da poco, che fanno capire l’entità delle questioni che agitano la gestione museale ancora irrisolte, che fanno immaginare di essere all’anno zero sul piano organizzativo.

Ancora, un lettore ci segnala – inviandoci le foto che pubblichiamo – la comparsa di un gazebo con funzione di punto ristoro all’altezza della fontana di Diana ed Atteone, chiedendosi se sia rispettoso delle norme igieniche il fatto che le confezioni di acqua minerale stipate sotto il telo grigio che si vede ritratto siano tenute fuori all’aperto sotto il sole. Non lo sappiamo, ma certo non fanno un bel vedere.

Dunque, a Palazzo Reale piove sul bagnato.

 

LEGGI QUI IL DOCUMENTO DELLA UIL

L’ORDINE DI SERVIZIO DELLA REGGIA DELL’INCARICO A ROSARIO PATANE’