Restano tutti in carcere gli agenti penitenziari di S.MARIA C.V. tranne uno: Loffreda esce dopo aver collaborato con il pm

20 Ottobre 2021 - 13:31

Raffica di dinieghi da parte del gip, presso il quale erano tornati alla carica gli avvocati difensori delle decine e decine di persone arrestate per le violenze e le sevizie dell’aprile 2020. Solo la posizione cautelare di uno degli indagati è stata alleviata. Ecco perchè

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE – E’ passato dal carcere agli arresti domiciliari l’agente della Polizia penitenziaria Gennaro Loffreda, indagato per le violenze ai detenuti avvenute nell’istituto di pena di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020. La decisione e’ stata presa dal giudice per le indagini preliminari Alessia Stadio, che ha sostituto nelle scorse settimane Sergio Enea, magistrato che a giugno aveva firmato le misure cautelari richieste dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per 52 tra agenti penitenziari e funzionari del Dap (otto indagati erano finiti in carcere, 18 ai domiciliari, tre all’obbligo di dimora e 23 erano stati sospesi dal servizio). Al gip Stadio si sono rivolti nei giorni scorsi i legali di Loffreda, dopo che quest’ultimo avrebbe reso dichiarazioni collaborative alla Procura; l’istanza presentata per l’agente e’ stata l’unica a non essere stata rigettata dal Gip, cui sono state inoltrate, nelle ultime settimane, numerose richieste di scarcerazione e modifica delle misure cautelari da parte dei legali degli indagati.