Revocati gli arresti domiciliari al dirigente del comune di CASERTA Franco Biondi. Ma solo per l’inquinamento di prove, i gravi indizi di colpevolezza ci sono e il processo è certo

16 Novembre 2024 - 16:24

CASERTA – Il problema è sempre lo stesso: quando il tribunale del Riesame annulla misure cautelari lo fa per due motivi. Primo caso: perché mancano i gravi indizi di colpevolezza, secondo i giudici della libertà. In quel caso sarà la procura a integrare il fascicolo da inoltrare al gup per poter chiedere il rinvio a giudizio e l’eventuale condanna.

Ammesso e non concesso che i gravi indizi di colpevolezza non presenti per il Riesame, siano valutati differentemente da un giudice per l’udienza preliminare o eventualmente da un giudice barra collegio del dibattimento, ossia del processo, con conseguente condanna dell’imputato

Secondo sentiero: il Riesame annulla l’ordinanza di arresto in quanto non ritiene più attuali i motivi che di quel provvedimento cautelare costituiscono, insieme ai gravi indizi di colpevolezza, la base costitutiva. E cioè: pericolo di inquinamento delle prove, di fuga e di reiterazione del reato.

Secondo i giudici del Riesame di Napoli, fermo restando l’esistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti del dirigente dell’Ufficio Tecnico del comune di Caserta, Franco Biondi, ha ritenuto che sussistessero gli altri motivi e dunque l’ingegnere non potesse reiterare il reato e inquinare le prove.

Ecco perché da ieri sera Biondi è libero. Per lui, però, si prefigurano ormai con certezza due richieste di rinvio a giudizio. La prima per i presunti reati compiuti nella vicenda che ha coinvolto anche l’ex assessore ai Lavori Pubbici Massimiliano Marzo, la seconda proprio relativa alla vicenda odierna, gli episodi di presunta corruzione legata agli appalti del verde pubblico, sull’asse dei comuni di Caserta e San Nicola la Strada nei quali hanno per anni signoreggiato proprio i fratelli Franco e Giulio Biondi, capi dei rispettivi uffici tecnici.

A quanto ci risulta, inoltre, la procura sammaritana ha presentato ricorso in Cassazione contro la revoca degli arresti domiciliari del dirigente Biondi per la prima delle due vicende.

Vedremo se farà lo stesso anche per questa seconda revoca.

Svolta al Riesame per cinque dei nove indagati colpiti da misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta sul cartello di imprese che si sarebbe aggiudicato appalti per mezzo milione di euro a Caserta e San Nicola la Strada.

Stessa misura del Riesame per l’imprenditore Raffaele Antonucci, della Antonucci Garden. Revocato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Domenico Natale, titolare della ditta ‘Un seme per la vita’, e Giuseppe Cerullo, della Centro Servizi.