Roba da matti: il commissario prefettizio Aldo Aldi assiste alla nomina dell’ingegnere condannato per turbativa d’asta Ernesto Palermiti

29 Novembre 2019 - 17:46

GRAZZANISE(g.g.) Nell’estate scorsa abbiamo scritto della rottura tra il sindaco di Capodrise Crescente e la sua segretaria comunale, che ha abbandonato la postazione, a causa della pervicace volontà del primo cittadino di tenere Ernesto Palermiti, condannato a un anno e 4 mesi per reato di turbativa d’asta commesso nell’esercizio delle pubbliche funzioni di dirigente comunale, a capo della struttura tecnica di Capodrise.

Queste cose, di solito le fanno i sindaci. Oddio, gli altri così pensano. Noi che raccontiamo invece le cose della Prefettura di Caserta da una quindicina d’anni, sappiamo che i vice prefetti, vedi il caso di Palmieri e l’incredibile vicenda della variante al Prg approvata monocraticamente con i poteri del consiglio comunale in funzione di una richiesta dei soliti fratelli Canciello, riescono spesso a fare peggio anche dei sindaci.

Esistono delle eccezioni. Ad esempio, Lastella si sta comportando in maniera esemplare a Marcianise.

Oggi siamo costretti a tornare sulla condanna dell’ingegnere Ernesto Palermiti, cosa che non vorremmo neppure fare perchè noi odiamo maramaldeggiare su queste cose. Ma siamo costretti perchè un commissario prefettizio, Aldo Aldi che ci dicono di Caiazzo, ha assunto una decisione sconcertante. Aldo Aldi è la stessa persona che quando Palmieri, nello scorso inverno e nella scorsa primavera, faceva quello che faceva al comune di Carinaro, operava in quello vicinissimo di Gricignano, mentre l’ultimo componente del trio dell’apocalisse cioè Lubrano completava il mosaico del triangolo industriale ridando il comune di Teverola.

Ora, Aldi governa a Grazzanise, dopo la caduta dell’amministrazione e in attesa delle nuove elezioni comunali della prossima primavera. In  una determina a firma del dirigente Antonio Aversano, l’ingegnere Palermiti viene nomiato aasistente del rup con compenso € 8.630,00, oltre oneri fiscali e previdenziali per “RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE, ENERGETICA E FUNZIONALE ANCHE MEDIANTE INTERVENTI DI BIOARHITETTURA ED INGEGNERIA NATURALISTICA, PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DELL’AREA SITA IN LOCALITÀ SELVALUNGA, PROSSIMITÀ VIA PINO INGRATO, EX TENUTA SCHIAVONE ”SANDOKAN” PER IL RIUSO E L’INSERIMENTO NEL PERCORSO PRODUTTIVO E SOCIO ECONOMICO MEDIANTE LA CONVERSIONE IN FATTORIA DIDATTICA ED ORTO SOCIALE LEGATI ALLA FORMAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO ED ALLA FILIERA DELLA MOZZARELLA DI BUFALA”.

Avete letto bene. Un incarico riguardante un’opera di altissimo valore morale, che incide sul senso comune, sulla percezione della legalità da parte dei cittadini di Grazzanise e degli altri comuni della cosiddetta piana dei Mazzoni, dove la famiglia Schiavone, soprattutto con Cicciariello, ha dettato legge per decenni. Siccome è impossibile pensare che l’ingegnere Aversano abbia potuto decidere quello che ha deciso senza l’imprimatur del commissario Aldo Aldi, ecco che la prefettura di Caserta, ancora una volta, si rende protagonista di un atto molto, ma proprio molto inopportuno.

Una volta rimanevamo sconcertati, ma di articoli del genere ne abbiamo scritti centinaia e ormai non ci stupiamo più di niente.

 

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