Rubarono centinaia di carte d’identità. A più di un anno di distanza presa l’intera banda

25 Ottobre 2018 - 18:49

TEVEROLA (Christian de Angelis) – Importante svolta: catturata la banda che nella notte di venerdì 9 giugno 2017 aveva messo a segno un colpo ai danni del comune di Teverola, sottraendo centinaia di carte di identità e diversi contanti. I quattro uomini sono stati individuati al termine di complesse ed articolate indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Nola. Nei loro confronti i Carabinieri della locale Compagnia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del gip di Nola che prevede l’obbligo di dimora e di presentazione alla P.G. a carico di E.C. (classe 76) e di custodia in carcere a carico dei fratelli A.C.(classe 78) e R.C.(classe 72). Le indagini tra l’altro erano scaturite a seguito del furto di un centinaio di carte d’identità ancora da compilare avvenuto nel mese di maggio 2017 all’interno del Comune di Nola,e ciò hanno permesso di identificare i quattro, raccogliendo a loro carico gravi indizi di colpevolezza anche in relazione a colpi analoghi compiuti nei municipi di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) e Teverola (Caserta), nonché per un tentato furto presso il municipio di Marano di Napoli. I quattro si intrufolarono la notte del 9 giugno 2017 nel Comune di Teverola sito in via Roma, portando via circa 300 carte d’identità pronte all’uso oltre a

 diverse centinaia di euro. Fu il custode che, la mattina seguente, recandosi in Comune, sul posto di lavoro, si rese conto che la porta dell’ufficio Anagrafe era stata scardinata. Immediatamente l’uomo avvisò il sindaco Di Matteo che si recò sul posto allertando contestualmente i Carabinieri della locale stazione. I militari  constatarono che erano stati violati sia il piano inferiore che quello superiore: la cassaforte era stata scardinata e i cassetti svuotati. Per entrare, i malviventi avevano forzato una porta al piano terra. Sul posto intervennero anche gli uomini della scientifica dei Carabinieri che avviarono tutte le indagini  rilevando le numerose impronte digitali lasciate dei banditi,ciò ha consentito agli inquirenti di attribuire ai quattro anche il furto perpetrato ai danni del comune di Teverola. Le indagini da parte degli inquirenti proseguono, infatti i militari ora dovranno capire che fine abbiano fatto queste carte di identità e se le stesse siano state utilizzate in ambienti vicino a terroristi.