S. FELICE A CANCELLO. Finanziamenti alle scuole. Il sindaco Ferrara risponde al nostro articolo, ma ha torto su almeno 2 punti fondamentali

2 Settembre 2021 - 20:15

SAN FELICE A CANCELLO (Fabio Gagliardi) – Dopo il nostro articolo inerente la mancata partecipazione del comune di San Felice a Cancello al bando del Ministero dell’Istruzione (clicca qui)

, il primo cittadino Giovanni Ferrara non
esita a rispondere al nostro interrogativo a mezzo nota sulla sua pagina Facebook. Ferrara si
giustifica sostenendo di non aver partecipato all’avviso in quanto il comune di San Felice a
Cancello, pur essendo in dissesto ndr, non aveva bisogno di quei fondi. Scrive infatti: “…la necessità
di sdoppiare le cosiddette classi pollaio, per intenderci quelle ad elevato numero di alunni, era uno
dei requisiti fondamentali per partecipare al bando e, fortunatamente, non è il nostro caso”.
Leggendo il bando con un minimo di attenzione, ci si accorge subito che erano ammesse le spese,
oltre che per canoni di locazione e spese di conduzione per affitti e noleggi strettamente legati
all’emergenza Covid-19 per la ripresa delle attività didattiche in presenza per il solo anno scolastico
2021-2022, anche per lavori di messa in sicurezza di edifici pubblici già adibiti a scuole,
tali da garantire l’agibilità di spazi e ambienti e l’adattamento delle aule in modo da
favorire la ripresa delle attività didattiche in presenza.

 

Il paventato requisito delle classi pollaio è solo un criterio in base al quale viene stilata la
graduatoria e pertanto non è un requisito ai fini della
presentazione della richiesta. In riferimento a ciò ricordiamo al primo cittadino che le classi pollaio
in Italia sono il 2,9% del totale (come dichiarato anche dal Ministro dell’Istruzione
Bianchi). Pertanto non crede sia impossibile che il Ministero dell’Istruzione (ex MIUR) abbia
emanato un avviso destinato solo a così pochi istituti? Ritornando alla nota di Ferrara, ci tocca
proporre  un’ulteriore confjutazione. Nella sua nota si legge: “Oltretutto nella graduatoria pubblicata dal
MIUR si evince chiaramente che nessuna scuola della provincia di Caserta ha beneficiato di tali
fondi”. Anche questa volta dobbiamo correggerlo: nella graduatoria figurano ben 15 comuni, tra cui i comuni limitrofi Santa Maria a Vico e Maddaloni. Sindaco è ancora sicuro che i 15 comuni della Provincia di Caserta che hanno ottenuto i fondi abbiamo davvero tutti
classi pollaio?