S. MARIA C.V. Altri due vincoli urbanistici sospetti. Ecco i nomi di chi prova a farci una montagna di quattrini sopra. E il Comune tace

12 Luglio 2018 - 17:31

SANTA MARIA CAPUA VETERE (GG) .Ogni promessa è debito.

Ci eravamo presi l’impegno, con voi lettori, che avremmo approfondito la nostra inchiesta sui 7 vincoli “presuntivamente “ decaduti e così abbiamo fatto.

Vi abbiamo già spiegato la differenza tra vincoli espropriativi e vincoli conformativi del PRG e, quindi, per non tediarvi vi rimandiamo al nostro precedente articolo (https://casertace.net/smcv-vincoli-ramicaf/ ), ricordando, semplicemente, che solo i vincoli espropriativi sono suscettibili di decadenza quinquennale mentre quelli conformativi  restano in vigore per tutta la durata della vigenza del relativo PRG. Solo una nuova pianificazione urbanistica, quindi, può modificare la destinazione  impressa ai vincoli di tipo conformativo.

Abbiamo già visto che il vincolo che riguardava l’area di proprietà della Ramicaf non è un vincolo espropriativo e quindi non decaduto, adesso passiamo ad esaminare altre due aree per le quali i relativi proprietari, alla pari della Ramicaf srl, hanno chiesto la rideterminazione della destinazione urbanistica asserendo la decadenza dei vincoli ivi imposti.

Abbiamo scoperto che l’area di proprietà della sig.ra Ester Aurora Morelli, che si identifica con la particella 27 del foglio 4,  ricade in una più ampia area di oltre 18000mq, identificata dal PRG con il vincolo n 22 che imprime la destinazione a sport per adulti per circa 9000 mq di quell’area e a verde di quartiere per i restanti 9000 mq

Il vincolo, in questo caso è misto e non individua precisamente quale porzione sia destinata a sport e quale a verde, ma, di sicuro, entrambe le destinazioni sono conformative e non espropriative.

Anche la procedura azionata dalla sig.ra Ester Aurora Morelli, quindi, appare fondata su di un falso presupposto di decadenza di vincolo che in realtà, almeno secondo la conforme giurisprudenza, decaduto non sarebbe.

Stessa sorte, pare tocchi anche all’area di proprietà del sig. Salzillo Antonio, situata in via Vittorio Emanuele  e individuata al foglio 5 particelle 415 e 5146, che sarebbe vincolata, prevalentemente a verde.

Continuiamo a gridare il nostro sconcerto.

Ma è mai possibile che nessuno alla Provincia prima e al Comune poi si sia posto il problema di controllare, prima di tutto, che si trattasse realmente di vincoli decaduti?

E’ mai possibile che il Comune di Santa Maria Capua Vetere dovrà sborsare oltre 100.000, euro per procedure che non avrebbero dovuto essere azionate?

Tre procedure su sette in cui i vincoli sono conformativi fanno porre seri  dubbi anche per le altre procedure. Dubbi che noi di Casertace presto chiariremo.

Intanto, però, accetteremmo di buon grado che i chiarimenti ce li dessero la Provincia e il Comune di Santa Maria Capua Vetere esonerandoci dal ruolo di investigatori che abbiamo dovuto assumere.