ARRESTI A S. MARIA C.V. I NOMI, IL VIDEO E I DETTAGLI. Pestaggi, incendi e stese per gestire lo spaccio di droga nella movida
4 Ottobre 2024 - 15:28
Le cessioni avvenivano, previ contatti telefonici tra pusher ed acquirenti tramite messaggi whatsapp, in strada, presso le abitazioni dei consumatori o presso il domicilio di uno degli indagati
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il provvedimento cautelare, emesso questa mattina dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di 12 persone, (due di Marcianise, uno di Curti e tutti gli altri di S.Maria C.V.) rispettivamente 3 in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 1 divieto di dimora e 4 obblighi di presentazione alla P.G., tutte ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa coordinata da questa Procura della Repubblica e condotta dai militari della Sezione Operativa della citata Compagnia, tra i mesi di dicembre 2022 e maggio 2023.
Il tutto è stato spiegato in una dettagliata conferenza stampa tenutasi dal neo comandante della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, il Capitano Vincenzo Del Latte, con la presenza del comandante della stazione sammaritana, il Luogotenente Mario Iodice, e del Luogotenente Luigi Aiezza.
In carcere sono finiti Cristian D’Ambrosio, Luigi Martucci ed Elsamahy Gossam Eldsouky Mohamed.
Arresti domiciliari per Alessandro Viviani, Antonio Merola, Antonio Pio Salemme, Vittorio Merola. A Salvatore Merola è stato obbligato il divieto di dimora fuori dalla Campania.
L’obbligo di firma, invece, è stato deciso per Gennaro Barbato, Antonio Roberto Belloni, Riccardo Di Mauro e Alessandro Pellegrino. Indagati a piede libero Rita Claudia Rosato, Massimiliano Barbato e Antonio Cardillo
Si evidenzia che le indagini hanno preso il via a seguito di alcuni episodi violenti; tra questi una rissa, nel marzo del 2022, nei pressi del Mc Donald di San Prisco, a cui seguì un’altra, nell’ottobre successivo, nella zona anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere e l’incendio doloso di un bar, dato alle fiamme, probabilmente, a scopo estorsivo.
L’escalation di violenza portò ad ulteriori manifestazioni dei fenomeni criminali nei mesi di febbraio e a marzo 2023, con il pestaggio di un pusher e una “stesa”, a cui seguì l’arresto di un soggetto ritenuto responsabile dell’esplosione dei colpi d’arma contro l’abitazione di un uomo, in zona stazione.
IL MODUS OPERANDI
Tre degli indagati dopo aver approvvigionato lo stupefacente nei territori di Caivano e Casal di Principe, lo trasportavano presso il Palazzo Noviello del Comune di Santa Maria Capua Vetere, dove provvedevano a confezionare e smistare le dosi da vendere ai consumatori, e dove si sarebbero avvalsi, in talune circostanze anche di minorenni, non indagati, addetti alla consegna. Le cessioni avvenivano, previ contatti telefonici tra pusher ed acquirenti tramite messaggi whatsapp, in strada, presso le abitazioni dei consumatori o presso il domicilio di uno degli indagati.