S. MARIA C.V. Il sindaco Mirra festeggia l’ovvio (e ci mancherebbe) ok della Regione per non insediare l’impianto di compost. Sui detenuti, il silenzio sarebbe d’oro

14 Luglio 2018 - 18:59

SANTA MARIA CAPUA VETERE(g.g.) Questa storia dell’impianto di compostaggio a Santa Maria Capua Vetere si trascina ormai da qualche anno. Già l’amministrazione comunale guidata al tempo da Biagio Di Muro, aveva espresso parere negativo sull’insediamento di un altro impianto in un contesto già saturo, per effetto della presenza dello Stir e di una delle discariche più grandi d’Europa, cioè Maruzzella.

In questi giorni il problema si è riproposto e l’amministrazione comunale guidata da Antonio Mirra ha dato ovviamente (e avremmo voluto vedere) parere negativo, al punto che la giunta regionale della Campania aggiungendo questo parere a quelli, ugualmente di diniego, opposti dal comune di Rocca d’Evandro e da quello irpino di Piano d’Ardine, ha sancito la riprogrammazione della distribuzione dei siti.

Ora, è vero che la politica che non offre grandi motivi per essere elogiata dal popolo, si ciba di auto celebrazione. Però, va detto che forse questo comunicato stampa di Mirra contiene toni trionfalistici eccessivi. In una città dove c’è uno Stir, dove al suo confine c’è Maruzzella, risultava un gioco da ragazzi segnalare questa situazione alla Regione e ottenere dalla stessa una logica comprensione.

Per quanto riguarda il passaggio finale dedicato ai detenuti che non dovranno fare i conti con un altro impianto dei rifiuti, noi siamo sicuri che questi farebbero tranquillamente volentieri il cambio: direbbero sì al nuovo impianto rifiuti purchè il comune di Santa Maria Capua Vetere che ormai ha la disponibilità dei finanziamenti da anni e anni, cioè dai tempi della precedente amministrazione, si muova per sollecitare le procedure affinchè finisca quella che è una vera e propria violazione dei diritti umani, in opera nel carcere in cui non viene erogata l’acqua e nel quale i detenuti vengono riforniti con 4 bottiglie al giorno.

Neanche nella Cambogia di Pol-Pot. Troppa retorica, poca lucidità e soprattutto poca sostanza.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE

Piano rifiuti, è ufficiale! Nessun impianto di compostaggio nella Città di Santa Maria Capua Vetere

Prevale la linea dell’amministrazione Mirra

Nessun ulteriore impianto per il trattamento dei rifiuti, in particolare per la frazione umida, verrà realizzato a Santa Maria Capua Vetere. L’ufficialità arriva dalla Giunta della Regione Campania che, con delibera 424 del 3 luglio, ha proceduto alla riprogrammazione degli interventi degli impianti di compostaggio sul territorio regionale escludendo esplicitamente l’area dello Stir per il dissenso manifestato dall’amministrazione comunale.

A prevalere è stata quindi la strada indicata dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Mirra che, rispetto al nuovo piano regionale dei rifiuti, aveva espresso il proprio categorico “no” già poche settimane dopo il proprio insediamento e precisamente con delibera di giunta del settembre 2016 successivamente approvata all’unanimità dal consiglio comunale.

Accogliamo con soddisfazione le soluzioni individuate dalla Giunta Regionale – ha dichiarato il sindaco Antonio Mirra – frutto in particolare di una nostra ferma opposizione che si basava principalmente sulla inadeguatezza di un nuovo impianto di lavorazione della frazione umida nelle adiacenze dell’attuale Stir. La nostra città, come sottolineato quasi due anni fa, ha già dato troppo in termini di disponibilità ad accogliere impianti per il trattamento dei rifiuti considerato che sul nostro territorio da oltre 15 anni si trova l’unico impianto per il trattamento della parte indifferenziata della raccolta di tutti i Comuni della Provincia di Caserta. Abbiamo operato con convinzione in tale direzione opponendoci con forza a quella che era una decisione già presa dalla Regione Campania ritenendo di tutelare così sia i nostri cittadini che la popolazione carceraria ospitata a poche decine di metri dall’area individuata dal Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani”.