S. MARIA C.V. Muore in cella dopo l’arresto: Procura apre inchiesta

27 Settembre 2025 - 12:36

Accusato di rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale: era finito in manette venerdì 25 settembre quando alla stazione di Caserta si è reso responsabile di …

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SANTA MARIA CAPUA VETERE Sylla Mamadou, cittadino senegalese di 35 anni, è morto in cella poche ore dopo il suo arresto, mentre era in attesa dell’udienza di convalida.

Venerdì 25 settembre Mamadou si trovava alla stazione ferroviaria di Caserta per prendere un treno e raggiungere il suo posto di lavoro come sarto presso l’azienda Isaia&Isaia a Casalnuovo (Napoli) quando si sarebbe reso responsabile prima dell’aggressione a un cittadino italiano, sottraendogli il cellulare, e successivamente a un’anziana donna. Nel tentativo di sedare l’aggressione, i tre agenti sono stati a loro volta assaliti con violenza, riportando ferite. Mamadou è stato fermato, identificato e trasportato in ospedale

Dopo le cure, è stato trasferito in cella in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto ma poche ore dopo è stato trovato morto. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Sull’episodio interviene anche Mimma D’Amico, responsabile del Centro sociale ex Canapificio di Caserta, che seguiva Sylla nel suo percorso professionale: “Sylla aveva fatto un percorso straordinario. Dopo il periodo in accoglienza, aveva trovato lavoro e una stabilità affettiva, fidanzato con una ragazza italiana. Siamo distrutti, vogliamo sapere la verità su quanto accaduto in così poche ore”.