Scontri nel derby tra Juve Stabia e Casertana: libero tifoso dall’obbligo di firma

16 Ottobre 2024 - 16:06

CASERTA – C’è un tifoso della Casertana che dal prossimo fine settimana, nonostante abbia avuto ragione nelle aule di tribunale, non potrà tornare allo stadio, possibilità che gli è stata tolta da sette mesi a causa di un pesantissimo daspo, si parla nel caso specifico di daspo rinforzato, “appioppatogli” da un giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, in base ad una relazione del questore del capoluogo partenopeo, primo responsabile dell’ordine pubblico, a seguito degli incidenti verificatisi durante e dopo la partita tra Casertana e Juve Stabia, disputata lo scorso mese di marzo.

Il tifoso era stato “intruppato” tra tutti gli altri, accusati del reato di danneggiamento. Ma mentre per loro l’accusa si basava su danni subiti effettivamente da cose ed elementi dell’arredo urbano nella città di Castellammare di Stabia, fino ad arrivare all’incendio di alcune auto, il tifoso in questione – di cui abbiamo scelto di non fare il nome – era stato denunciato per il lancio di fumogeno che, se aveva provocato qualche danno materiale, questo era stato sicuramente di piccola entità.

La parte penale, però, si è conclusa a suo favore, visto che il pubblico ministero della procura presso il tribunale di Torre Annunziata, che potremmo definire il tribunale di Napoli Sud, ha chiesto e ottenuto dal gip torrese l’archiviazione e il proscioglimento di questo tifoso, non ravvisando l’esistenza di prove di riscontro sul fatto che quel fumogeno era stato lanciato proprio da lui.

Ha avuto quindi ragione la strategia difensiva dell’avvocato Giuseppe Di Monaco, il quale si è trasferito dal tribunale di Torre a quello di Napoli, aveva – come prevede la norma – accluso un provvedimento cautelare di tipo giudiziario, ossia l’obbligo di firma, a quello del daspo emessa dalla massima autorità dell’ordine pubblico dell’area metropolitana partenopea, il questore di Napoli.

Ne era venuto fuori così il già citato daspo rinforzato, che unisce l’atto amministrativo a quello giudiziario. Su quest’ultimo ha agito l’avvocato Giuseppe Di Monaco che, con l’atto di archiviazione in mano, si è presentato al gip chiedendo e ottenendo la revoca dell’obbligo di firma.

Il provvedimento amministrativo, ossia il daspo, rimane invece in vigore. Per la vita i questo tifoso cambia che non dovrà più recarsi in questura a Caserta o dai carabinieri a firmare due volte, ossia nei minuti precedenti ogni match della Casertana e in quelli finali, in modo che fosse garantita la certezza di una sua impossibilità ad assisterne.

Rimanendo però il daspo, non potrà ancora accedere negli stadi italiani e nelle zone immediatamente circostanti. In caso contrario scatterebbe la denuncia. Una strada esiste e non sarà particolarmente complesso ottenere dal tar della Campania, a seguito delle decisioni giudiziarie, ottenere la revoca del daspo.