Sei archiviazioni-assoluzioni contro due multe. Oggi ne abbiamo “presa” una di 2mila euro ingiustamente. Ma la battaglia in Tribunale, in Appello, in Cassazione, su CasertaCe continuerà ogni giorno, ogni minuto contro il malgoverno della presidente ASI

20 Giugno 2024 - 19:46

In calce all’articolo leggerete l’immancabile nota della signora Pignetti che fa esattamente ciò che io non faccio quando sono prosciolto, e accade spessissimo per le querele da lei presentate e pagate con i soldi pubblici. Solo nel 202a l’ASI ha speso 451mila euro di incarichi legali esterni, stigmatizzati dai revisori dei conti. Chi crede nel diritto, nella legalità aspetta l’Appello, aspetta la Cassazione e noi continueremo a testa alta, petto in fuori a occuparci della mala gestio di questo consorzio intercomunale esattamente come facciamo con quella che connota tanti enti locali di questa provincia, tanti altri consorzi, idrico, bonifica, Ato assortite etc. Non arretreremo di un centimetro

CASERTA (Gianluigi Guarino) Il solito cumulo di sciocchezze e anche di bugie, tra cui quella un po’ comica che nega che Anthony Acconcia è stato direttore generale, visto che la presidente dell’ASI Raffaela Pignetti spreca molte energie a cantar vittoria su una sentenza che sancisce una multa e che certo non rappresenta una delle sentenze che secondo lei, scriverebbero una mia condanna. Falso però ognuno può scrivere quello che ritiene e noi prendiamo atto di quello che la presidente Pignetti ah scritto limitandoci a informare i nostri lettori di quello che è capitato ultimamente. Ossi auna seria di archiviazioni e di proscioglimenti rispetto a una sequenza impressionante di querele che la presidente Pignetti non han finanziato con i suoi soldi ma con quelli attinti dalle casse pubbliche con la complicità dei componenti del comitato direttivo e contribuendo a quei 451mila euro stigmatizzati formalmente dal collegio dei revisori dei conti dell’ASI nell’ultima loro relazione di incarichi legali ad avvocati esterni tra cui quello che mi ritrovo io ogni volta in aula, le cui parcelle vengono prelevate dalla cassa dell’ASI e non dal portafoglio della presidente Pignetti.

Dunque, stamattina siamo arrivati al punteggio di 6 archiviazioni-assoluzioni per Guarino a 2 condanne, sempre per il sottoscritto, entrambe ad una multa e non assolutamente reclusive – multa- sottolineo come conseguenza delle querele presentate dalla presidente Pignetti negli ultimi anni

Dunque, ribadisco, cinque tra assoluzioni e archiviazioni, tra poco sei, in attesa di una Camera di Consiglio e due condanne a pagare una multa, la prima delle quali già oggetto di lungo e articolato ricorso in Corte di Appello.  Solo che quando   io vengo assolto o prosciolto non mi metto a scrivere articoli o post mentre quando becco una multa dal giudice la Pignetti comincia a fare tutto questo baccano e ci costringe ovviamente a replicare cosa che non faremmo assolutamente se questa replica riguardasse una persona fisica, privata e non la presidente pro tempore di un ente pubblico, che questo rappresenta al cospetto dei cittadini

La condanna di stamattina ha riguardato un articolo datato 2019 redatto dal sottoscritto senza riuscire, nonostante le decine e decine di tentativi effettuati, a consultare la delibera con la quale l’A       SI aveva, definito con lo strumento finale di un atto convenzionale, la cessione di significative aree all’azienda della famiglia aversana dei Pozzi. Non uno scomputo, così come avevamo scritto noi (lavori in cambio di cessione di aree), bensì attraverso il pagamento di oneri concessori. La pagina 15 dell’appendice documentale del decreto 33 del 2013 indica in cinque anni il tempo obbligatorio di pubblicazione delle delibere contenenti un patto convenzionale. Quella delibera non è mai stata pubblicata nella sezione Amministrazione Trasparente per neanche un giorno. Né l’ASI ha mai smentito, precisato men che meno, non avanzando mai, come la legge gli avrebbe consentito di fare l’esercizio del diritto di rettifica.

Nè lo ha fatto la Mag system dei Pozzi, cioè la società beneficiaria dei nuovi terreni.  La Mag system non ha mai chiesto rettifiche, ma neppur mi ha mai querelato a differenza della presidente ASI Pignetti.    

 Peraltro, ripetiamo, noi non avevamo certo scritto che la procedura dello scomputo fosse illegale, ma ci eravamo limitati solo a criticarla. Nonostante questo, il Got, dottor Cosenza, ha prodotto una sentenza, a mio avviso sbagliata, ma che rispetto profondamente e a cui, io e il mio avvocato Mario Griffo ci opponiamo fermamente, preannunciando un lungo e articolato ricorso in Corte di Appello che non potrà che dare ragione alle nostre ragioni, pertinenti al diritto in quanto, pur compiendo un errore noi non abbiamo offeso alcuna reputazione nel momento in cui, pur sbagliando, ci siamo limitati a criticare una procedura comunque applicabile e prevista dalla legge rispetto alla quale una eventuale adozione ad opera dell’ASI sarebbe stata comunque legittima. Non può integrare l’offesa della reputazione la critica ad uno strumento legittimo. Ecco perché questa sentenza è, a mio avviso e nel rispetto di quello che il giudice ha deciso, totalmente illogica

La battaglia continua. In tribunale in Appello, in Cassazione ma soprattutto su CasertaCe per denunciare il malgoverno dell’ASI e della presidente Pignetti, che da dieci anni, sottolineo dieci anni, è diventata inamovibile e da lì continua a spendere pubblico denaro in maniera scomposta, come hanno già denunciato, lo abbiamo già scritto prima, i revisori dei conti nella loro ultima relazione.