Appalti e camorra all’ospedale di Caserta. Sequestrati beni per oltre 2 milioni di euro ad imprenditore CASERTANO ritenuto vicino al clan dei Casalesi. IL NOME

21 Giugno 2021 - 12:10

CASERTA – La Direzione investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di sequestro emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su proposta congiunta del procuratore della Repubblica di Napoli e del direttore della Dia, nei confronti di Raffaele Donciglio, imprenditore edile della provincia di Caserta. Il decreto di sequestro eseguito oggi ha interessato titoli finanziari, come 7 polizze assicurative per un valore complessivo in oltre 2 milioni di euro, nella disponibilità dello stesso imprenditore e accumulati nello stesso periodo in cui è documentata la sua adesione al sodalizio casalese. Le indagini hanno consentito non solo di ricostruire il suo assetto patrimoniale, ma anche di delineare i rapporti di Donciglio con la fazione Zagaria del clan dei Casalesi, in particolare nel settore della gestione degli appalti all’interno dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Donciglio era stato condannato nel 2019 dalla Corte di appello di Napoli alla pena di sette anni di reclusione. L’inchiesta aveva permesso di accertare anche la piena operatività del clan dei Casalesi all’interno della struttura sanitaria, facendo emergere una pervasiva e consolidata rete di connivenze e collusioni venutasi a creare con appartenenti al mondo della pubblica amministrazione, della politica e dell’imprenditoria, che garantiva il controllo e la gestione, in regime di assoluto monopolio, degli appalti e degli affidamenti diretti di lavori all’interno dell’ospedale casertano. Già tra il 2015 ed il 2020 i beni nella disponibilità di Donciglio erano stati raggiunti da decreti di sequestro e confisca emessi dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su proposta del procuratore della Repubblica di Napoli.