SESSA AURUNCA ALLE ELEZIONI Lorenzo Di Iorio con 8 liste punta a vincere al primo turno. Le strategie più o meno segrete e semiserie di Schiavone senior e junior a cavallo tra Silvio Sasso e Antonio Fusco

3 Settembre 2021 - 17:30

L’elezione immediata del sindaco diventerà realtà con 7mila voti. Se non è certo, è quantomeno probabile che Di Iorio ce la possa fare

 

 

SESSA AURUNCA (g.g.) E’ chiaro che Lorenzo Di Iorio, candidato sindaco del Pd e di molte liste civiche che arrivano fino a lambire Forza Italia in una coalizione dal chiaro connotato centrista punti alla vittoria già a partire dal primo turno.

Si dirà: sono queste le dichiarazioni che fanno tutti o quasi tutti i candidati a sindaco in ogni parte d’Italia. Serve per cercare di impressionare e orientare il consenso degli indecisi e di quella categoria di elettori, dalle nostre parti costituita da vere e proprie falangi, che sceglie in base a chi ha più possibilità di vincere. Nel caso di Di Iorio però, se va affermato che la sua vittoria al primo turno non sia matematica, va anche detto che escludere dal novero delle possibilità questo evento rappresenterebbe un esercizio di disonestà intellettuale. Con Di Iorio, infatti, correranno otto liste. Ora, è vero che Sessa Aurunca ha un consiglio formato da 16 consiglieri, però otto liste sono sempre otto liste. Siccome il 50% si supera con 7mila voti di preferenza, Di Iorio può effettivamente giocare la partita di una vittoria già sancita nella serata del 4 ottobre, evitando la coda del ballottaggio.

Per quanto riguarda i suoi competitor, abbiamo già scritto l’altro giorno della decisione di Antonio Fusco di liberarsi della compagnia dell’imprenditore Michele Schiavone e di suo figlio Massimo che per diverse settimane sono stati, come si suol dire, con i piedi in più staffe, provando fino alla fine a ottenere uno spazio all’interno della lista del Pd, utilizzando i buoni uffici dell’europarlamentare Pina Picierno. Operazione abortita perché la lista del Pd l’ha fatta Gennaro Oliviero, che essendo presidente del consiglio regionale, non può essere certo indotto dagli organi nazionali e regionali del partito a costruire una lista che comprende anche candidati imposti dall’alto e subiti da Oliviero.

L’alleanza tra Fusco e Generazione Aurunca di Verrengia e Truglio consentirà al candidato sindaco di correre con due o forse anche con tre liste.

Fallite tutti gli approcci e tutti gli abbordaggi, Michele e Massimo Schiavone sono stati costretti a ripiegare verso la compagine dell’ex sindaco Silvio Sasso, anche lui  in lizza e, con gli Schiavone in campo, in grado di presentare tre, ma probabilmente anche 4 liste. Il problema di Sasso è costituito dalla sua scarsa empatia col popolo di Sessa Aurunca. Cinque anni fa, infatti, raccolse circa 2000 voti in meno, che a Sessa Aurunca rappresentano una percentuale ragguardevole, rispetto alla somma dei consensi ottenuti dalle liste a lui collegate.

Si sa che in ogni elezione comunale, l’apparenza dei fatti non coincide necessariamente con la realtà dei fatti. Di solito, soprattutto nelle ore dedicate per legge alla presentazione dei candidati a sindaco e delle loro liste (uffici del Comune aperti oggi e domani fino alle 12) fioriscono anche indiscrezioni, voci, rumors che vanno presi però per quello che sono. C’è chi parla ad esempio di una strategia, studiata a tavolino da Antonio Fusco e dagli Schiavone con l’obiettivo di arrivare in ogni modo ad un ballottaggio nel quale, stando a questa strategia, le forze di Antonio Fusco, degli Schiavone e di Sasso, si riunirebbero per sconfiggere l’armata messa insieme da Lorenzo Di Iorio e Gennaro Oliviero. Naturalmente saranno le prime fasi della campagna elettorale, quelle in cui si andrà anche a verificare l’esistenza di un’operazione di voto disgiunto, a far capire se questo presunto disegno unionista esiste per davvero o appartiene, invece, al sempre frequentatissimo racconto della cosiddetta fantapolitica.