Sindaco arrestato mentre intasca una mazzetta, indagato anche il sensitivo casertano “Lello”: nascondeva 167mila euro sotto un tavolo da biliardo

21 Maggio 2025 - 12:54

Già il 28 dicembre 2024 il sindaco Coppola fu fermato dalla Guardia di Finanza proprio al termine di un incontro con Raffaele Guida, Lello il Sensitivo, avvenuto proprio a Santa Maria a Vico. In quell’occasione, il sindaco fu trovato con 15mila euro in contanti nascosti in una confezione di panettone. Il denaro, in un primo momento sequestrato, fu poi dissequestrato dal Tribunale del Riesame

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SANTA MARIA A VICO – Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza ha arrestato in flagranza di reato il sindaco di Sorrento Massimo Coppola, 48 anni alla guida della città dal 2020, bloccato dai finanzieri della compagnia di Massa Lubrense mentre intascava una mazzetta, nel corso di una cena a cui ha preso parte dopo un evento sportivo.

L’accusa è pesantissima: induzione indebita a dare o promettere utilità. Ma ciò che più colpisce è il ruolo centrale di un personaggio inaspettato: un “sensitivo” di Santa Maria a Vico, nel casertano, considerato il fiduciario occulto del primo cittadino nei rapporti con gli imprenditori.

Si tratta di Raffaele Guida, mago e cartomante tv noto come Lello il Sensitivo residente a Santa Maria a Vico fiduciario del sindaco Coppola, con un ruolo di intermediario nei rapporti – anche illeciti – con gli imprenditori. Nella sua abitazione i militari hanno trovato oltre 167mila euro in contanti nascosti in un incavo sotto un tavolo da biliardo. Già il 28 dicembre 2024, l’avvocato Coppola fu fermato dalla Guardia di Finanza proprio al termine di un incontro con Guida avvenuto proprio a Santa Maria a Vico. In quell’occasione, il sindaco fu trovato con 15mila euro in contanti nascosti in una confezione di panettone. Il denaro, in un primo momento sequestrato, fu poi dissequestrato dal Tribunale del Riesame

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, ha portato all’esecuzione di perquisizioni nei confronti di 22 persone, tra cui dipendenti comunali, imprenditori e altri soggetti ritenuti vicini al primo cittadino. Sequestrati complessivamente oltre 285.000 euro, smartphone, computer e documenti ritenuti di interesse investigativo. Le accuse dalla corruzione alla turbativa d’asta, fino al peculato.