STELLETTE & MAZZETTE. Il tenente colonnello dell’Aeronautica macchina da guerra delle tangenti. ECCO quanto prendeva dagli imprenditori per turbare le gare all’Aeroporto di Grazzanise

25 Aprile 2023 - 19:51

Trattandosi di un fatto a nostro avviso molto importante, abbiamo anche deciso di dare qualche ulteriore contenuto di approfondimento alla serie di arresti, chiesti e ottenuti dalla procura della Repubblica di Velletri

GRAZZANISE (g.g.) Viene da pensare nel registrare il numero di episodi di corruzione di cui è stato protagonista il tenente colonnello dell’Aeronautica militare Alfonso Iazzetta, pezzo grosso, tanto grosso da determinare, in pratica da solo, tutti gli appalti, tutti gli affidamenti per lavori grandi e piccoli nelle strutture militari dell’Arma azzurra, soprattutto gli appalti e gli affidamenti riguardanti l’aeroporto di Grazzanise. Viene da pensare perché di solito, quando la magistratura arriva, insieme a chi svolge le indagini sul campo, cioè la polizia giudiziaria, un soggetto incastrato per mazzette ed altri favori si configura sempre come un indagato che avendo svolto l’incarico di dominus di queste procedure lucrosissime, per anni e anni, di mazzette e di favori ne ha ricevuti, molto probabilmente – non c’è controprova ma è logico ritenerlo – 10, 20, forse 100 in più rispetto al numero attraverso cui vengono rappresentati gli episodi contestati.

D’altronde, Iazzetta era uno che aveva le idee chiare. Per carità, esiste la presunzione di innocenza, ma risulta difficile ritenere, evitando però di mettersi a fare facili battute in rima, utilizzando il cognome di questo ufficiale dell’Aeronautica, che tutti questi episodi, prcisamente declinati nell’ordinanza di cui abbiamo già scritto, emessa dal tribunale laziale di Velletri su richiesta della omonima Procura, possano essere una produzione di una serie impressionanti di errori, di granchi presi dai pubblici ministeri e dalle forze di polizia giudiziaria che li hanno affiancati.

Divideremo i capi di imputazione provvisori in due parti. Alcuni li illustreremo oggi, altri domani, mercoledì. Ciò perché tra casi di corruzione, che si specchiano in accuse di turbativa d’asta, si vanno già a riempire ben 11 capi.

Oggi, vi illustriamo i maniera molto sintetica, rinviandovi alla lettura del testo integrale dell’ordinanza che pubblichiamo in calce a questo articolo, 6 delle 11 ipotesi di reato contestate al tenente colonnello Iazzetta.

Intanto, va spiegato quale fossero i sui ruoli dentro all’Aeronautica militare. Iazzetta è stato, anche perché si ritiene che non lo sarà più, istruttore e direttore dei lavori presso l’aeroporto di Grazzanise – Latina e Frosinone. Oltre a ciò Iazzetta ha anche svolto l’incarico di Capo Sezione lavori fuori sede 208esimo, nonchè capo sezione infrastrutturale f.f. dell’ufficio supporto logistico.

Dicevamo degli episodi esaminati in questo articolo sono 6 e sono contenuti nei capi d’imputazione che vanno dal numero 1 al numero 5 a cui abbiamo aggiunto il numero 8 , trattandosi di alcuni per una cifra sicuramente cospicua.

Almeno per quanto riguarda le contestazioni in esame, ci pare che solo in una sia stata consegnata al tenente colonnello Iazzetta una tangente di 10mila euro. Negli altri capi, tanti ma proprio tanti lavori nella casa di abitazione del militare, che, deduciamo, debba essere veramente niente male.

Iniziamo dai 10mila euro. Si tratta della cifra che l’imprenditore Gianluca Mattozzi, amministratore unico della società Romana Strade s.r.l. Il tenente colonnello Iazzetta si sentiva molto sicuro di se, come poi vedremo quando andremo a spiegare come utilizzasse in maniera molto frequente lo strumento social di WhatsApp per fornire agli imprenditori della corruzione le informazioni giuste affinchè potessero aggiudicarsi le gare.

Ma Iazzetta si sentiva al sicuro anche nel momento in cui riceveva i 10mila euro, non attraverso una dazione in contanti bensì con un assegno, destinato al lasciare una traccia, recante la data del 3 aprile 2018 e negoziato il giorno dopo. In prima battuta, Mattozzi e la società da lui rappresentata ricevette l’affidamento per 14.454euro e 4centesimi per la manutenzione ordinaria e ripristino della climatizzazione e impermeabilizzazione per la copertura di un fabbricato all’interno dell’Aeroporto militare di Grazzanise. Attenzione, non sottovalutiamo questa cifra di 14mila euro, visto e considerato che riguarda attività di manutenzione ordinaria, magari la ripulitura di qualche filtro dei condizionatori o dei convettori o della riparazione di qualche falla che eventualmente apertasi nella guida bituminosa di isolamento.

Il capo 2 racconta una storia molto simile. Come nel primo caso, agli indagati, vengono contestati i reati, consumati in concorso ai sensi degli articoli 81 e 110, di corruzione del pubblico ufficiale ai sensi dell’art. 318 del c.p. e di quello “a specchio” riguardante le pene relative all’attività svolte dal corruttore, ai sensi dell’art. 321. Nel caso del 318, la legge di riforma del reato di corruzione, approvata pochissimi anni fa prevede una condanna reclusiva fra i 3 e gli 8 anni anni mentre la seconda, prevede una condanna tra i 2 e i 5 anni a carico del corruttore. Protagonisti del caso specifico sono il “solito” Alfonso Iazzetta e l’imprenditore Antonio D’Alterio rappresentante della società Al. Fer. Serramenti s.r.l. E qui iniziamo a parlare delle opere di “casina sua”. D’Alterio si sarebbe occupato dei lavori presso l’abitazione dell’ufficiale relativamente al montaggio di una scala, agli infissi, e al portone blindato che a questo punto, capiamo anche il motivo per il quale Iazzetta tenesse particolarmente.

D’Alterio lavora molto a Grazzanise, sia “in piccolo” che “in grande”. Per lui 7mila743 euro per l’aggiudicazione per la fornitura in opera di porte in alluminio. Ma il colpo grosso Al. Fer. Serramenti s.r.l lo compie, sempre grazie a Iazzetta, che gli aggiudica una gara da 166mila euro, relativa a adeguamento infrastrutturale/ammodernamento degli alloggi sempre all’interno dell’aeroporto di Grazzanise.

Ma non finisce qui: la possibilità che in questo tipo di appalti si manifesta, favorita dal fatto che l’attenzione sulle modalità e sulle procedure degli stessi è molto bassa, essendo ad esempio un giornale come il nostro concentrato a mascherare altre mazzette e altre ruberie, quelle realizzate dai politici e soprattutto dalle dirigenze tecniche di Comuni, Provincia ed Enti sotto-ordinati. Infine il 30 luglio 2019 sempre il Iazzetta predispone alla ditta rappresenta da Antonio D’Alterio una ulteriore integrazione d’appalto, che somiglia molto alla vecchia variante in corso d’opera, ad una necessità improvvisamente palesatasi e che aggiunge ulteriori 20mila euro a quelli già previsto per un importo complessivo di 203,134euro. In pratica stando ai documenti ufficiali, era successo che nel capitolato d’appalto non era stato previsto l’acquisto e il montaggio di 17 motori elettrici per tapparelle. Anche in questo caso le contestazioni sono quelle dell’art. 318 per Iazzetta e 321 per il D’Alterio.

Il 3 capo riguarda un omonimo del sottoscritto, visto i Guarino si muovono in maniera variegata, diciamo così versatile, partendo da un rompicoglioni come me fino a presunti mazzettari come Salvatore Guarino amministratore unico della Guarino Costruzioni s.r.l., e qui nello schema “ti faccio i lavori a casa e tu in cambio trucchi la gara d’appalto e me la fari vincere” si inserisce un altro elemento a conferma di quello stato di sicurezza, di tranquillità mostrato dal tenente colonnello dell’Aeronautica, il quale riteneva, evidentemente, di non essere sottoposto ad un’indagine. Non utilizza infatti nemmeno il molto più inviolabile Telegram per scambiare i dati con l’Imprenditore, bensì si affida a WhatsApp, nel quale ha spedito al Guarino un preventivo già bello e fatto, dando la dritta sul prezzo più favorevole da inserire nell’offerta. I lavori erano quelli di tramezzatura di blocchi CLS per l’importo di 19,800euro, ma soprattutto quelli relativi all’installazione di fondazioni in cemento armato sempre dell’all’ interno dell’aeroporto per l’importo di 71mila 651 euro in cambio, Salvatore Guarino ha spedito a casa di Iazzetta il suo dipendente Luca D’Alterio, che ha svolto naturalmente a titolo rigorosamente gratuito, non meglio precisati lavori.

Ferro da utilizzare per le armature, riteniamo sempre di opere in cemento armate, che se ci chiama armato ci sarà anche un perchè, costituì la base dell’intervento previsto in un’altra procedura di affidamento, che Iazzetta attribuisce all’imprenditore Raffaele Ciccarelli amministratore unico della Matrix s.r.l.,13mila euro di lavori. Stavolta, l’ufficiale dell’aeronautica allarga i suoi orizzonti e da Ciccarelli ottiene la promessa per alcuni lavori relativi al condominio dove Iazzetta è proprietario di un appartamento. Per l’occasione Ciccarelli usa il suo dipendente Mariano di Mauro.

Il capo 5 introduce un cognome che ha un certo peso soprattutto in certe zone dell’agro aversano. Si tratta, per il momento, solo di una suggestione e dunque sempre per il momento affermiamo senza se e senza ma che Antonio Capoluongo amministratore unico della VE.AR. Impianti S.r.l. di lavori di ristrutturazione non c’entri nulla con altri e sicuramente più rinomati Capoluongo. “Giustamente” dopo aver messo portone, finestroni oscurati e altre ricercatezze di arredo in casa Iazzetta occorrono l’impiantistica idrico sanitario, lavandini, vasche da bagno, rubinetti di un certo livello per un importo di 10,565mila euro . L’appaltino vinto da Capoluongo riguardava la realizzazione di impianto di climatizzazione ed aria compressa hangar tricampate in Grazzanise, per un importo pari ad euro 38.500 in data 24/02/2020. Sempre a Capoluongo viene affidata la realizzazione in data 16/10/2020, di un impianto di condizionamento presso la base militare di Grazzanise per un importo di Euro 81.420,00 suddiviso in 2 Iotti.

Concludiamo con il capo 8. In questo caso la contestazione non riguarda il reato di corruzione ma quello conseguenziale di turbativa d’asta ai sensi dell’art. 353 del codice penale, che viene contestato ancora a Iazzetta, ma anche un altro imprenditori che concorre alla commissione di questo reato: Aldo Fibrino quale amministratore unico della Fibrino Trasporti S.r.l. Stavolta il tenente colonnello utilizza anche un altro funzionario della pubblica amministrazione, anche lui indagato per questo fatto specifico: Alessandro Porcaro, responsabile dell’Ufficio Indagini dell’80 Gruppo Genio Campale del 20 Reparto Genio A.M.. Il bottino è grosso: una base d’asta di 350.884,69 1,V.A. compresa, per il trasporto e smaltimento materiale in discarica, prelevati dall’aeroporto militare di Grazzanise. In questa circostanza Iazzetta incontra fisicamente l’imprenditore Aldo Fibrino in data 15.10.2020 stabilendo insieme a quest’ultimo l’entità del ribasso che poi sarà del 29% e che consentirà alla Fibrino Trasporti S.r.l. di aggiudicarsi l’appalto. Stando a quanto è scritto nell’ordinanza all’appuntamento in questione sarebbe stato presente anche il funzionario Porcaro. D’altronde i conti non sono di facile realizzazione e quel 29% di ribasso deve rappresentare un’offerta che consenta a Fibrino di aggiudicarsi al 100% la gara, per la quale, probabilmente ad epilogo di quella della riunione, si decide di far partecipare 13 imprese. Naturalmente dentro all’ordinanza ci saranno sicuramente dettagli tecnici più approfonditi in proposito.

Alla prossima puntata.