Stop all’assistenza del figlio disabile. Il TAR accoglie il ricorso di una madre contro l’ASL

21 Maggio 2025 - 11:55

L’ASL Caserta ha sostenuto in giudizio che l’assistenza non fosse stata interrotta, ma soltanto redistribuita. Tuttavia …

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CASERTA – Il TAR della Campania ha accolto il ricorso presentato da una madre contro l’interruzione del piano di assistenza domiciliare per il proprio figlio disabile, condannando di fatto l’ASL di Caserta per l’insufficienza del supporto garantito. Una sentenza che pone l’attenzione sulla necessità di tutelare i diritti delle persone fragili e garantire continuità nei servizi essenziali.

Nel ricorso, la donna ha chiamato in causa il Comune di Caserta, l’Azienda Speciale Consortile Distretto Regio C01, la Regione Campania, l’ASL Caserta e la cooperativa sociale “Il Giro del Mondo”. Tuttavia, solo l’ASL si è costituita in giudizio, mentre tutte le altre parti sono rimaste assenti.

Diversi i profili critici evidenziati nella sentenza. In particolare, il TAR ha sottolineato l’irregolarità della visita di valutazione effettuata a settembre, a cui non erano presenti né il medico di base, né gli assistenti sociali, né il rappresentante dell’Ufficio di Piano. Un’omissione grave che ha influito sulla corretta valutazione del caso.

L’ASL Caserta ha sostenuto in giudizio che l’assistenza non fosse stata interrotta, ma soltanto redistribuita. Tuttavia, come rilevato dal Tribunale, non esiste alcun atto formale che confermi questa ricostruzione.

Alla luce di queste evidenze, il TAR ha accolto il ricorso della madre, annullando gli atti impugnati e sottolineando l’obbligo delle istituzioni di garantire continuità, adeguatezza e personalizzazione dell’assistenza ai soggetti fragili, nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali della persona.