TERREMOTO ALL’ASL. Sospeso il “comandante” degli incarichi legali agli avvocati esterni. Salernitano, vinse tra le polemiche il concorso con requisiti dubbi
20 Dicembre 2022 - 20:03
La notizia è rimbalzata dagli uffici amministrativi dell’Azienda sanitaria locale e non è ancora ufficiale. Però, in considerazione del fatto che l’arrivo da Salerno di Verderosa non si rappresentò come un fatto lineare, sereno, ma tutt’altro, non è una forzatura raccogliere questa indiscrezione e utilizzarla come tale, anche alla luce dell’indagine che la Corte dei Conti aprì nel 2020 su questa assunzione, fatta dall’allora dg Mario De Biasio.
CASERTA (g.g.) La notizia sta girando, e non poco, nei corridoi che ospitano gli uffici amministrativi dell’Asl di Caserta. E’ un’indiscrezione non ancora ufficializzata ma, siccome si tratta di una questione già aperta sin dal 2019, non è affatto inverosimile che questo rumor sia più che fondato e che, dunque, il dirigente dell’unità operativa complessa Affari legali, l’avvocato nocerin-salernitano Guido Verderosa, sia stato oggetto di un provvedimento di sospensione.
Questo giornale, ma anche altri organi di informazione, si sono occupati di Verderosa sin dall’estate del 2019, cioè dal momento in cui un avviso pubblico per l’assunzione di un dirigente a tempo indeterminato per il coordinamento e la gestione degli Affari legali dell’Asl di Caserta, fu espletato in tempi rapidissimi, tipici di certi blitz in cui i direttori generali si trasformano in solerti e chirurgici esecutori di ordini provenienti dalla politica che li ha nominati e li ha fatti ricchi. L’allora direttore generale Mario De Biasio, con la formula fast di Speedy Gonzales, chiuse quel concorso, che guidò lui personalmente da presidente della commissione esaminatrice, in poche settimane e a giugno Guido Verderosa era già il nuovo potente dirigente degli Affari legali, cioè la persona determinatrice di tutti gli incarichi, grandi e piccoli, attribuiti agli avvocati esterni, cioè di una delle più prolifiche mangiatoie clientelari da sempre saldamente nelle mani dei cosiddetti livelli politici.
Verderosa arrivava dall’Asl di Salerno, dove era diventato dirigente, provenendo dal rango dei collaboratori amministrativi, per effetto di un concorso a dir poco, ma proprio a dir poco inquietante, bandito nel 2004, con la prova scritta espletata nel 2006 e riesumato nel 2016, quando i posti messi a bando erano aumentati da tre a sei. Verderosa entrò in servizio da dirigente a Salerno nel 2017. Per cui, nel momento in cui partecipò al concorso all’Asl di Caserta, gli anni di esperienza da dirigente in un settore speculare a quello in cui Mario De Biasio voleva attivare la figura apicale, erano solamente due e non cinque. Quindi, già in partenza, la sua richiesta di partecipazione avrebbe dovuto ricevere un immediato e netto diniego. Non andò così e Verderosa, dal 2019, diventò un salernitano dirigente a Caserta. Un format che si è ripetuto più volte, a dimostrazione del fatto che il governatore Vincenzo De Luca, salernitano doc, a sua volta, ha sempre considerato questo territorio una sua colonia, da far presidiare ad un paio di Ascari, da gratificare con prebende clientelari ed elettorali, una volta ogni tanto.
Pare che già dal 2020, l’assunzione di Guido Verderosa diventò tema di approfondimento da parte della Procura presso la sezione regionale della Corte dei Conti. Da allora non se ne è saputo più niente, ma questo racconto dimostra il nostro assunto iniziale e cioè che un problema del genere, ovvero una sospensione o un provvedimento simile, starebbe perfettamente nelle cose e nella storia del Verderosa che, francamente, arrivò a Caserta con una forzatura, con una modalità che rende verosimile anche l’ipotesi che dietro alla sua assunzione ci fosse lo zampino del governatore De Luca, di Cascone o di qualche altro vicere salernitano.