TERREMOTO CONCORSI NELLA SCUOLA. Migliaia di assunti casertani e campani rischiano di perdere il posto la per la maxi truffa sui diplomi falsi per il personale ATA
17 Aprile 2025 - 13:02

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Migliaia di assunti casertani e campani rischiano di perdere il posto per la maxi truffa sui diplomi falsi del personale ATA
CASERTA (l.v.r.) – Rischia di avere conseguenze enormi l’inchiesta del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta che, ieri mattina, ha portato all’arresto di tre persone: Salvatore Ammaturo, ex bidello di Durazzano e titolare del Centro Studi Sannitico, scuola che avrebbe emesso oltre 1700 diplomi falsi; Salvatore D’Avanzo, di Nola, uno dei procacciatori degli studenti a cui offrire questo servizio, oltre che uomo di supporto anche nella stampa di questi falsi attestati, stesso ruolo ricoperto da Francesco Visone, originario di San Felice a Cancello.
Al Centro Studi Sannitico, a questa specie di supermercato dei diplomi, secondo le indagini dei finanzieri guidati dal tenente colonnello Carlo Cardillo, si sarebbero affidati moltissimi soggetti, circa 1400, in modo da ricevere dei diplomi tecnici equiparabili a quelli di scuola superiore per poter entrare in graduatoria nei bandi per il personale ATA di servizio nelle scuole.
Nonostante l’inchiesta sia stata coordinata dalla Procura di Benevento, la genesi di questa vicenda parte dalla provincia di Caserta.
Infatti, la Guardia di Finanza e la procura sammaritana stavano seguendo le tracce di questi diplomi falsi, fioriti a migliaia nel casertano.
Da Santa Maria, per competenza territoriale, il fascicolo è arrivato alla procura sannita, visto che la scuola al centro di questa inchiesta ha sede a Durazzano.
I beneficiari dei diplomi falsi, grazie proprio al punteggio alto sancito su questo attestato tarocco, hanno avuto la possibilità di essere assunti nelle scuole italiane all’interno del personale ATA.
Infatti, per lavorare nel ruolo che un tempo era quello del bidello o nelle segreterie degli istituti scolastici non bisogna fare il concorso: si entra tramite punteggi derivati da diploma e attestati professionali.
La Procura di Benevento e la Guardia di Finanza hanno segnalato la vicenda al Ministero della Pubblica Amministrazione che molto probabilmente agirà d’ufficio.
E in questo modo rischia seriamente di essere annullata l’assunzione dei soggetti che hanno usufruito dei servigi illegali del Centro Studi Sannitico.
Infatti, per coloro che hanno utilizzato l’attestato falso stampato nelle stanze della scuola di Durazzano quale documento capace di dimostrare di avere il diploma, il fatto che questi siano tarocchi potrebbe provocare la perdita di questo requisito fondamentale e quindi la cancellazione della propria assunzione nelle scuole.
Ma anche chi ha ricevuto un punteggio alto nelle graduatorie ATA, grazie al voto presente sul diploma falso, potrebbe vedere la sua posizione essere ricalcolata, scendere in maniera repentina nell’elenco e non rientrare più tra i soggetti assunti.
Tornando alla cronaca di questa mattina, oltre ai tre arrestati anche altri indagati hanno rischiato l’emissione di una misura cautelare, non autorizzata dal gip del tribunale di Benevento. Il totale delle persone iscritte nel registro delle notizie di reato è pari a 10, ovviamente 7 sono a piede libero.
La Guardia di Finanza di Caserta ha inoltre segnalato i nomi dei 1400 beneficiari all’autorità giudiziaria, relativamente al possibile reato di falso.
Siamo solo all’inizio di questa storia, ma nel caso in cui dovessero essere rinviati a giudizio, i 1400 farebbero parte di un procedimento penale a parte, diverso dal processo che potrebbe colpire gli organizzatori di questa truffa.
Secondo gli investigatori, Ammaturo, D’Avanzo e Visone avrebbero venduto questi attestati a circa 1000 euro che, per un totale di oltre 1743 diplomi falsificati, porta la cifra del presunto guadagno a un milione e 743.000 €.
Le somme potrebbero variare caso per caso, ma il giro di denaro non è lontano dalla cifra milionaria appena descritta.