“Vi sparo in faccia”. L’estorsione dei Bidognetti ai parcheggiatori abusivi dei lidi di Castel Volturno

4 Gennaio 2023 - 09:52

Alla fine di maggio del 2021, uno dei parcheggiatori abusivi della zona vicina al lido La Selvetta venne aggredito da due uomini del clan, Antonio Lanza e Nicola Garofalo

CASTEL VOLTURNO – Il clan dei Casalesi, specificatamente la fazione legata al gruppo Bidognetti, recentemente colpito da una serie di arresti compiuti per ordine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, aveva deciso di estorcere denaro ai parcheggiatori abusivi di Castel Volturno.

Questo è ciò che emerge dalle indagini del nucleo investigativo di Aversa che ha operato nella citata inchiesta e di cui abbiamo già dato notizie nei giorni scorsi (LEGGI QUI).

Da un’intercettazione tra Carlo D’Angiolella, marito di Katia Bidognetti, figlia del boss Francesco Bidognetti, Vincenzo D’Angelo, marito di Teresa Bidognetti, altra figlia del capoclan e da poco divenuto collaboratore di giustizia, e quest’ultima, erano state individuate due aree davanti ai lidi I Delfini e La Selvetta dove i parcheggiatori abusivi operavano. La segnalazione di queste due zone era stata fatta da Federico Barrino, detto Paciotto.

Queste zone, come tutte quelle vicino ai lidi, praticamente, sarebbero dovuto finire sotto il controllo dei Bidognetti.

A dare forza a questa ipotesi, c’è l’aggressione avvenuta nella zona dei lidi di Castel Volturno del 29 maggio 2021,

a circa 20 giorni di distanza dal intercettazione captata dai carabinieri.

In quella circostanza, Antonio Lanza, l’uomo a cui era stata affidata l’operazione di taglieggiamento, assieme a Nicola Garofalo, aveva raggiunto e minacciato a due passi dal lido La Selvetta un parcheggiatore abusivo di nome Carmine.

L’uomo venne schiaffeggiato dai due soggetti.

Chiattò, qua tenete 10.000 auto. I soldi li guadagnate, adesso ci dobbiamo regolare“.

Con questa frase, Garofalo si era avvicinato al parcheggiatore che, provando a spiegare la situazione in quel momento, aveva indicato una sorta di protettore, un certo Michele, in quel momento in carcere.

Lanza non prende bene questa frase del parcheggiatore abusivo: “Dici a questo Michele del distributore di benzina a: gli do una schioppettata in faccia in tre secondi“.

Prima degli schiaffi, arriva anche avvertimento di Garofalo: “comportatevi come vi dovete comportare, perché altrimenti…