Violenze nel carcere di Santa Maria C.V.: chiesta la proroga degli arresti per venti agenti penitenziari

10 Dicembre 2021 - 21:12

Il gup deciderà la prossima settimana: il 15 dicembre si terrà l’udienza preliminare per tutti i 108 indagati per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto la proroga degli arresti domiciliari per venti poliziotti della Penitenziaria indagati nell’inchiesta sulle violenze commesse ai danni di detenuti al carcere sammaritano il 6 aprile del 2020.

Il gup Pasquale D’Angelo decidera’ il 15 dicembre, giorno in cui iniziera’ l’udienza preliminare per i venti agenti e per gli altri indagati – 108 in totale tra poliziotti penitenziari e funzionari del Dap – per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Il procuratore aggiunto Alessandro Milita e i pm Alessandra Pinto e Daniela Pannone hanno richiesto la prosecuzione dei domiciliari per i venti poliziotti ancora ristretti agli arresti dal 28 giugno scorso, giorno in cui scatto’ il blitz dei carabinieri che porto’ in carcere otto agenti e altri 18 ai domiciliari. Ad oggi non c’e’ piu’ nessun agente in carcere, ma ne sono rimasti venti ancora in regime di custodia cautelare in casa, per i quali la Procura chiede ora la proroga degli arresti: tra questi compaiono Pasquale Colucci, comandante del Nucleo operativo traduzioni e piantonamenti del centro penitenziario di Secondigliano e comandante del gruppo di ‘Supporto agli interventi’, l’ex comandante della penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere Gaetano Manganelli, il commissario Anna Rita Costanzo, il sovrintendente Salvatore Mezzarano, l’ultimo ad essere uscito dal carcere. La Procura ha inoltre chiesto la proroga della misura cautelare dell’interdizione dai pubblici uffici per altri sette agenti.