ZANZARA KILLER. Febbre del Nilo, crescono i casi: otto i ricoverati, quattro in rianimazione. Possibile focolaio a Baia Domizia
23 Luglio 2025 - 10:03

Secondo gli esperti, la concentrazione di casi connessi a soggiorni nella medesima area balneare fa sospettare l’esistenza di un cluster epidemico
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CASERTA – Campania sotto osservazione per un possibile focolaio del virus West Nile. Sono almeno otto i casi clinici conclamati segnalati dalle autorità sanitarie, tutti notificati all’Istituto Superiore di Sanità dalla Asl di Caserta. Di questi, quattro versano in condizioni gravi e sono attualmente ricoverati nei reparti di rianimazione degli ospedali Moscati di Aversa e Cotugno di Napoli.
La maggior parte dei pazienti ha in comune un recente soggiorno a Baia Domitia, località balneare del litorale casertano che potrebbe rappresentare l’epicentro del contagio.
Tra i casi più gravi: un uomo di 61 anni, originario di Sessa Aurunca, è ricoverato al Cotugno in condizioni stazionarie; un paziente del Vomero, classe 1945, anch’egli rientrato da Baia Domitia, è in condizioni critiche; un 69enne di Orta di Atella è stato ricoverato al Moscati con febbre alta e sintomi compatibili con una meningite virale. Anche le sue condizioni sono giudicate gravi.
Altri cinque casi sono stati segnalati nei giorni successivi. Tra questi: un 68enne di Trentola Ducenta, arrivato in pronto soccorso con febbre e malessere generale, poi trasferito in neurologia e successivamente in rianimazione in stato comatoso. La diagnosi è stata confermata dal laboratorio del Cotugno; un uomo di 80 anni di Orta di Atella, giunto il 19 luglio in pronto soccorso con febbre alta. A seguito di un peggioramento clinico, il 21 luglio è stato trasferito in rianimazione; un 65enne di Aversa e un 76enne di Sant’Antimo, ricoverati nel reparto di Neurologia dell’ospedale Moscati con diagnosi confermata. Entrambi sono in condizioni stabili; infine, un ultimo paziente, dimesso due giorni fa sempre ad Aversa, dopo un miglioramento completo del quadro clinico.
Secondo gli esperti, la concentrazione di casi connessi a soggiorni nella medesima area balneare fa sospettare l’esistenza di un cluster epidemico localizzato a Baia Domitia. Le autorità sanitarie stanno monitorando con attenzione anche altre zone potenzialmente a rischio, come le aree umide della valle del Sele e di Pertosa, dove si teme possano svilupparsi ulteriori focolai a causa della presenza di zanzare, principali vettori del virus.
class="wp-block-heading has-text-align-center">Cos’è il virus West Nile
Il virus West Nile si trasmette principalmente attraverso la puntura di zanzare infette. Nella maggior parte dei casi, l’infezione decorre in modo asintomatico o con sintomi lievi simili a quelli influenzali. Tuttavia, in soggetti fragili, anziani o immunodepressi, può causare forme gravi come meningite o encefalite.
Il monitoraggio e la prevenzione sono fondamentali in questa fase: evitare punture di zanzare e segnalare tempestivamente sintomi sospetti alle autorità sanitarie può aiutare a contenere l’eventuale diffusione del virus.