1 MILIONE e 700 mila euro pagati dalla Provincia per affittare l’edificio dell’Istituto Mattei di Aversa. Ecco chi sono i proprietari, debitori del Fisco

28 Maggio 2025 - 10:58

A nostro avviso, la domanda da porsi, non per forza retorica, ma una nostra risposta l’abbiamo e la spiegheremo nell’articolo, è la seguente: a chi conviene il contratto di locazione?

CASERTA – Come si sa, sono le amministrazioni provinciali ad occuparsi della gestione delle scuole superiori. Edifici e relativa manutenzione è in capo degli enti di mezzo tra comuni e regione.

Ad Aversa, ad esempio, la Provincia di Caserta paga dal 30 settembre 2019 un pigione, il fitto per l’immobile che ospita l’ISISS “E. Mattei” di Aversa. Si tratta di una somma pari a 28.177 euro mensili per un totale 338 mila euro annui. Considerato che il contratto ha una durata quinquennale, con scadenza 30

settembre 2025, probabilmente prorogata, la somma complessiva di questo accordo è di 1 milione e 690 mila euro.

L’immobile di proprietà della società Le Querce Srl. Non sappiamo molto di questa società, se non che ha una sede a Napoli, in via San Giacomo, e l’amministratrice è Laura Donatone, membro anche del CdA. Si tratta di una srl con un fatturato, dati 2020, superiore al milione di euro, nonostante un anno di nascita non lontano da questo momento, ovvero gennaio 2014.

Nei giorni scorsi è stato pagato dall’amministrazione provinciale anche il secondo trimestre del 2025, con una fattura emessa dai proprietari della scuola da 83 mila euro.

Tutto regolare, se non fosse che nel frattempo la società locatrice è risultata debitrice del Fisco per oltre 42mila euro, tra tasse non pagate, interessi e spese esecutive.

E infatti, non a caso, quasi metà della somma è finita direttamente nelle casse dell’Agenzia delle Entrate per un pignoramento.

Così, in base alle normative vigenti (gli articoli 72-bis e 48-bis del DPR 602/1973), il pagamento è stato bloccato e diviso in due parti: 41.893 euro sono andati alla società, mentre 42.637 euro sono stati girati direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

La procedura è stata correttamente verificata dal DURC, ovvero il documento che attesta la regolarità contributiva dell’azienda.

A questo punto sorge spontanea una domanda: in considerazione del fatto che questo edificio, un edificio che ospita una scuola storica della città di Aversa e che presumibilmente non sarà spostata dalla sua casa abituale, non sarebbe stato più saggio acquistare direttamente l’immobile, facendolo entrare nelle proprietà dell’amministrazione provinciale?

La domanda sarebbe da porre soprattutto, non ce ne voglia, da chi guidava la provincia al momento della firma del contratto, ovvero l’ex presidente Giorgio Magliocca e quello che è stato il suo dirigente più vicino, Gerardo Palmieri. Un quesito che, per competenza, va posto anche al titolare del settore Patrimonio della Provincia, ovvero Paolo Madonna, anch’egli indagato, assieme a Palmieri, nell’inchiesta sugli affidamenti dei lavori pilotati da Giorgio Magliocca per favorire imprenditori amici.

Ma evidentemente, negli anni scorsi, Magliocca (discorso simile vale anche per Magliocca e Palmieri) è stato più interessato ad altre vicende.

Ad esempio i concorsi, banditi per un numero di posti poi triplicati tra artistiche modifiche del Piano del personale e allargamenti delle graduatorie, procedure che hanno visto trionfare molto spesso soggetti vicini a lui, ma soprattutto a chi davvero comandava in Provincia, il consigliere regionale Giovanni Zannini; ma anche le gare d’appalto e le scelte delle ditte per i lavori, un settore pericoloso e pericolante, con tante aggiudicazioni discusse e addirittura a soggetti ritenuti vicini ai clan.