L’INTERCETTAZIONE. COCAINA e NOVALGINA. Ma nel distributore Verna Gas di fronte all’Alberghiero di CASERTA si metteva la benzina o c’era un laboratorio chimico della droga?

25 Novembre 2020 - 11:00

Nello stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo integralmente in calce, il benzinaio, infatti, finisce addirittura per rubare la scena al noto trafficante Luigi Belvedere

 

CASERTA – Un simposio di chimica quello che si tiene il 25 febbraio 2017 nella piccola area di servizio del distributore di carburante Verna Gas, che si trova all’altezza della rotonda che immette da un lato nella 167, dall’altro nel raccordo dell’Appia verso Maddaloni e la Variante.

A parlare con grande cognizione di causa, con grande conoscenza dell’argomento trattato sono Luigi Belvedere considerato punto di riferimento del gruppo criminale che aveva messo in piedi un traffico di stupefacenti con tanto di attività di preparazione e raffinazione degli stessi, in quel di San Clemente, con la copertura del circolo sport club giovanile di via Caprio Maddaloni.

La conversazione che pubblichiamo integralmente in calce, rivela soprattutto a nostro avviso una figura che probabilmente ancora oggi è a piede libero e coltiva tranquillamente queste sue competenze, speriamo non più all’interno di quel distributore di carburanti, di quel Verna Gas che suo malgrado, ammesso e non concesso che un’effettiva attività di spaccio si sia verificata, ha corso il rischio di diventare, più che un distributore di benzina e di gasolio, un dispensatore di cocaina e di crack.

Perchè questo pseudo benzinaio non identificato parla con Belvedere come se sviluppasse una conversazione ad ampio spettro. Se due tifosi di calcio parlano del campionato di seria A, affrontando vari temi anche non direttamente attinenti alle squadre per cui fanno il tifo, come due medici possono parlare della situazione in cui versa la sanità in Italia o in Campania, Belvedere ed il benzinaio discorrevano amabilmente sulla situazione dello spaccio in quel di Casal di Principe, in seguito all’arresto di un certo Cristopher che probabilmente era un super pusher di colore che pesantemente aveva operato in quel territorio delicatissimo e che per il momento aveva finito la sua corsa con l’arresto, per effetto del quale gli erano stati sequestrati degli ovetti da 300 euro ciascuno con 100 grammi di droga all’interno.

Una cifra che probabilmente ci riporta ad un tipo di droga non nobile, non costosissima come la cocaina, ma di tipo diverso.

Ma è la particolare competenza chimica mostrata dai due, soprattutto dal benzinaio a stupire. Con Belvedere si parla del grado di purezza, del taglio attraverso l’uso di altre sostanze, attraverso cui si arriva al confezionamento della dose da avviare al mercato. E allora 9,7, 9,8, 9,9, che ci hai messo, la mannite, io ci metto il bicarbonato e addirittura un tocco di Novalgina in gocce per rendere dura la cocaina.

Insomma due competenti. Che dimostrasse di essere tale Belvedere, nessuna sorpresa. Il soggetto è da anni conosciuto dalle forze dell’ordine, quale operatore nel settore degli stupefacenti. Ma questo benzinaio sarebbe opportuno individuarlo, visto e considerato che ci sono dei passaggi, almeno un paio in questa intercettazione che dimostrano un fatto molto semplice e allo stesso tempo grave: questo qui il benzinaio lo fa per sport o per copertura, perchè se uno ti dice che ci mette il bicarbonato o la mannite, vuol dire che è uno che se intende e sarebbe utile alla società che fosse tolto di mezzo e messo in condizione di non circolare liberamente.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA