La Diocesi di Caserta piange don Pietro. Un percorso da “futuro vescovo”

11 Aprile 2021 - 12:25

CASERTA – La scomparsa nelle scorse ore di Monsignor Pietro De Felice

ha provocato un’enorme tristezza nella comunità cattolica della città di Caserta e di tutta la provincia.

Avrebbe potuto tranquillamente proseguire la sua carriera ecclesiastica arrivando a ricoprire il ruolo di vescovo, risultato che sarebbe stato meritato, considerate le sue doti morali e il suo curriculum di grande rilievo.

E’ stato uno degli esponenti più apprezzati e impegnati della Curia casertana. Cancelliere della Diocesi di Caserta, Giudice del Tribunale Ecclesiastico della Diocesi di Caserta, Giudice Istruttore del Tribunale Ecclesiastico di Napoli dal 2010, poi spostandosi nella capitale come Giudice Istruttore del Tribunale di Appello del Vicariato di Roma dal 2003. Mentre dal 1995 al 2010 ha occupato il ruolo tenuto a Napoli al Tribunale di Salerno.

Per la Curia di Caserta dal 17 maggio 2010 è Consulente ecclesiastico dei giuristi cattolici. Dal 2008 al 2013, invece, per lui è arrivata la nomina a Commissario Apostolico per l’Italia della Congregazione delle Religiose dell’Eucarestia, incarico ricevuto dalla Congregazione per gli Istituti Religiosi della Santa Sede, solo per citare alcuni degli ultimi incarichi da lui ricoperti.
Tra le onorificenze ricevute, De Felice poteva fregiarsi dei titoli di Cavaliere dell’Ordine del SS. Salvatore e Santa Brigida dal 13 giugno 1989; Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro dal 27 novembre 2002 e Commendatore dello stesso ordine dal 6 aprile 2007; Cavaliere di Grazia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, arrivando a divenire Commendatore dell’Ordine Costantiniano di Rito Orientale dal 13 novembre 2011.