LA SOFFERENZA DEL CASERTANO. Quasi il 16% della popolazione ha bisogno del Reddito di Cittadinanza per vivere

11 Settembre 2021 - 10:40

CASERTA – Secondo i dati dell’Inps, riferiti ad agosto 2021, le persone destinatarie del RdC erano 3,5 milioni, pari a poco meno di 1,5 milioni di nuclei famigliari. L’importo medio mensile erogato è di 579 euro. Tra questi 3,5 milioni di percettori del reddito, gli over 18 che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro (ovvero si sono resi disponibili a trovare un’occupazione), sono – secondo l’Anpal – 1,15 milioni, mentre la Corte dei Conti sottolinea che coloro che hanno trovato un’occupazione stabile sono poco più di 152 mila. I dati a livello provinciale, ricorda la Cgia, dicono che nelle

province di Caserta (147.036) e di Napoli (555.646) si concentrano complessivamente quasi 703 mila beneficiari del RdC. Se questi ultimi vengono rapportati al numero totale presente in Italia (3.550.342), in queste 2 province campane si concentra il 20 per cento circa dei percettori totali di questa misura.

Restando sul Casertano, sembra evidente come questa misura di assistenza alla popolazione in difficoltà economica sia centrale per il sostentamento economico di migliaia di persone. Infatti, se sono 147.036 i percettori di reddito in terra di lavoro, prendendo da base (non precisa al massimo e tra poco vi spiegheremo perché) su una popolazione di 922.965 abitanti, significa che quasi il 16% dei casertani, il 15,9, per sopravvivere ha bisogno del reddito di cittadinanza. Se questa non è la percentuale più alta d’Italia poco ci manca, in considerazione che, ad esempio, altre province come quella di Catania, in una regione come la Sicilia che cronicamente è avvolta dalla cappa della disoccupazione, non arrivano ai dati di Caserta. Una situazione che dovrebbe far riflettere sulla drammaticità della situazione lavorativa nella nostra provincia.

Anche perché questo è un dato non corretto al massimo, se si pensa che ai 922 mila andrebbero sottratti coloro che non possono attivare la richiesta di RdC, tra cui gli stranieri in Italia da meno di 10 anni, condannati o chi si sia dimesso volontariamente entro 12 mesi dalla richiesta.