REGGIA DI CASERTA, scarsi controlli: visitatrice si arrampica su una fontana per farsi scattare una foto per i social
10 Novembre 2021 - 16:51

Caserta (pm) – Non passa settimana che qualche fatto non incrini l’idea che si cerca di affermare da parte di quella direzione che alla Reggia di Caserta è tutto rosa e fiori.
Il monumento vanvitelliano, nel prevalente dibattito cittadino, grazie ad un’accondiscendenza tendenzialmente interessata ed opportunistica, viene immancabilmente descritto come un portento. Ogni cosa che lo riguardi viene presentata con i caratteri dell’eccezionalità, anche quando si tratti di mere questioni logistiche che attengono alla più pedestre manutenzione. Quelle che, per capirci, riguardano la conservazione del verde o alla sicurezza dei luoghi di lavoro. In cui è maestro, ad esempio, il management di un’altra reggia, quella di Marcianise, la Reggia Designer Outlet, il quale management mantiene la propria struttura in maniera impeccabile per ordine, efficienza e pulizia. Come già facemmo per gli uffici comunali, ci sentiamo di consigliare al direttore Tiziana
Mentre si annunciava con la fanfara l’importante ritrovamento del marmo di Carlo Tito pargolo, benché banalmente rinvenuto nei depositi non diversamente da chi si metta a cercare nello scantinato di casa dove da tempo non va, la pericolosa caduta di almeno due alberi del parco passava sotto silenzio. La sostanziale paralisi dei fondamentali rapporti sindacali è sottaciuta. I servizi al pubblico lasciano spesso a desiderare.
La notizia della morte a fine ottobre del giardiniere esterno durante il taglio di alcuni alberi ha tenuto banco nella cronaca per un paio di giorni ed è stata sostanzialmente rimossa. Niente a fronte delle polemiche infuriate per settimane per il decesso del cavallo del servizio di carrozzelle nel parco avvenuto nell’agosto dello scorso anno.
Eppure, come abbiamo cercato di riassumere, più di qualcosa non va da quelle parti e converrebbe metterci seriamente mano.
I grani di oggi di questo rosario di difficoltà attengono alla vigilanza ed alle condizioni lavorative del personale. Ma non ci perderemo in chiacchiere inutili, perché lasciamo spazio all’evidenza di alcune foto e di un video, che meglio non potrebbero dire.
Domenica – ennesimo episodio che non lascia affatto tranquilli per quello che implica – la visitatrice che vedete nella foto si è potuta arrampicare su una delle fontane, farsi immortalare fotograficamente e allontanarsi indisturbata. E non sappiamo se successivamente si sia messa variamente in posa tra le altre statue.

Il filmato, accompagnato da alcune foto, si riferisce, invece, alle condizioni della guardiola di vigilanza di via Gasparri, in cui, da almeno due mesi, piove letteralmente dentro, tanto che un rospo l’ha eletta a sua dimora.
Per giunta, ci risulta che da tempo sia stato richiesto l’intervento dell’ufficio di prevenzione e sicurezza dell’ASL, ma pare che tardi oltremodo.