AVERSA. Che “stangata” al Comune dal Consiglio di Stato: l’impresa di pulizie La Splendor sas, quella del 28% di ribasso, va a casa e…

4 Marzo 2022 - 19:19

Ecco chi subentrerà ed ecco quanto costerà alle casse dell’ente normanno dal primo marzo al 31 dicembre 2022. IN CALCE ALL’ARTICOLO LA COPIA INTEGRALE DELLA DELIBERA DI GIUNTA

 

 

AVERSA (g.g.) Nel 2019, precisamente il 15 ottobre, come si legge da una recente delibera della giunta comunale di Aversa, la cui copia integrale pubblichiamo in calce all’articolo, la ditta “La Splendor”, legale rappresentante Giuseppe Palmieri, sede  Casagiove, si aggiudicò la gara per le pulizie della Casa Comunale e degli uffici distaccati, con un ribasso mostruoso di quasi il 28% su una base d’asta di 308.459 euro, per un importo finale era di 230.575 euro distribuito in tre anni di contratto.
Siccome nella stessa delibera c’è scritto che l’aggiudicazione della gara avvenne negli uffici della SUA, ci piacerebbe già capire se questa produsse il doveroso rilievo e la conseguente iniziativa di domandare chiarimenti all’impresa aggiudicataria sulla entità del ribasso d’asta.
Magari domanderemo un po’ in giro, mentre per al momento ci limitiamo a segnalare che questo appalto fu aggiudicato quando era in carica la prima giunta di Alfonso Golia, quella pre-ribaltone.
La seconda impresa classificata, cioè la Iss Srl, ha presentato ricorso al Tar Campania, che lo ha respinto nel merito nel corso dell’anno 2020..
Si arriva al 2021 e il Consiglio di Stato, con sentenza in pratica definitiva anche se ci sarebbero delle possibilità di ulteriori impugnazioni sia in sede di Consiglio di Stato che in Cassazione, ha accolto il ricorso di ISS Srl riformando, come spesso capita anche in altre circostanze, la sentenza del Tar della Campania, che ci piacerebbe un giorno anche calcolare la percentuale di sentenze ribaltate dal Consiglio di Stato per ognuno dei Tar regionali, avendo l’impressione che il nostro sia quello che in percentuale viene maggiormente corretto dai consiglieri di Stato.

Di qui la necessità di rifare tutti i conti, visto e considerato che il ribasso della ISS Srl si attestò, in sede di gara, aggiudicata definitivamente nel luglio 2019 ad un molto più normale 7%.
Ciò vuol dire che la giunta comunale ha dovuto attingere dal fondo di riserva la cifra di 21mila e passa euro che rappresenta il valore di integrazione, compresa Iva, rispetto a ciò che La Splendor avrebbe incassato dal 1 marzo all’ottobre 2022, qualora avesse completato i tre anni del contratto, rimanendo in esercizio anche nei prossimi 7 mesi.
In una proiezione triennale, il Comune avrebbe speso circa 64mila euro in più.
Se è vero che ora dovrà essere stipulato un nuovo contratto e che l’integrazione del capitolo di Bilancio riguarda solo l’esercizio finanziario 2022, bisognerà anche capire se il verdetto dei magistrati di Palazzo Spada abbia determinato una condizione che dovrà, in qualche modo, portare al riconoscimento di quello che rappresenta a tutti gli effetti un maltolto.

La ISS Srl avrebbe infatti dovuto aggiudicarsi quella gara, e invece per ben 28 mesi, dunque due anni e quattro mesi, dal 15 ottobre 2019 – giorno della stipula del contratto con La Splendor – fino al 1 marzo 2022, il servizio è stato garantito dalla stessa società casagiovese che, stante la sentenza del Consiglio di Stato, non ne avrebbe avuto titolo.

Partendo, nei giorni prossimi, da un’indagine più approfondita sul come sia possibile che un’impresa si sia aggiudicata una gara al Comune di Aversa con un ribasso di quasi il 28%, proveremo anche a comprendere se a carico del Comune normanno, andranno a determinarsi ulteriori penalizzazioni finanziarie.

 

CLIKKA QUI SOTTO PER LEGGERE LA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE

G.M. 67_28022022_122649