L’ELENCO. LA SENTENZA DEFINITIVA: più di due secoli di carcere dalla Cassazione a 22 tra boss e ras dei Quaqquarone-Letizia. I secoli diventano tre con la “continuazione della pena”
4 Dicembre 2022 - 17:06
Si chiude la vicenda giudiziaria iniziata nel marzo del 2019 con un blitz che portò alla cattura di diverse decine di camorristi. Tra i condannati anche le mogli di elementi di spicco. Tra i nomi “eccellenti” quello di Andrea Letizia, la cui pena è stata l’unica ad essere ricalcolata, e Achille Piccolo.
MARCIANISE (g.g.) Quell’ordinanza, eseguita nel marzo 2019, costituì un forte colpo, inferto dopo diversi anni, al clan Piccolo-Letizia, per intenderci ai Quaqquaroni, alleatisi già da tempo con l’altra famiglia marcianisana, in un contesto più pacificato rispetto a quello dalla famosissima e sanguinosissima guerra di camorra con il clan Belforte, che seminò decine e decine di morti nella città di Marcianise e nei Comuni vicini.
A quell’ordinanza ne è seguita un’altra, a un paio di anni di distanza. Ma oggi, possiamo dire che in tempi relativamente brevi, cioè in poco meno di 4 anni, la legge ha scritto il suo ultimo capitolo con la sentenza definitiva, pronunciata nei giorni scorsi dalla Corte di Cassazione. Confermate tutte le condanne, irrogate in primo grado e, a loro volta, sostanzialmente già confermate dai giudici napoletani della Corte di Appello. L’unica eccezione è costituita da Andrea Letizia per il quale la Cassazione ha ricalcolato la pena dell’Appello (20 anni che, con l’istituto della continuanzione che comprende anche altre condanne per fatti simili, portava la somma complessiva della reclusione a 30 anni, alcuni dei quali, probabilmente, già scontati).
Per gli altri 21 imputati questo il dettaglio delle pene definitive.
Istruzioni per l’uso: la prima riportata è la condanna di terzo grado per questo procedimento, la seconda contiene il calcolo, operato dalla Cassazione, per l’abbinamento in continuazione, di quest’ultimo verdetto con altri precedenti relativi a processi diversi, ma comunque strettamente attinenti all’attività camorristica degli imputati.
Fabio Buanno 2 anni (2 anni in continuazione per complessivi 7 anni e 4 mesi)
Luigi Caterino 1 anno (1 anno in continuazione per complessivi 8 anni e 7 mesi)
Francesco Antonio Celeste 1 anno (1 anno in continuazione per complessivi 5 anni e 6 mesi)
Maria Cristiano 6 anni e 8 mesi (6 anni e 8 mesi)
Pietro De Lise 2 anni (2 anni in continuazione per complessivi 9 anni e 4 mesi)
Antonio Letizia 20 anni (26 anni)
Giuseppe Letizia 6 anni e 8 mesi (8 anni)
Primo Letizia 6 anni e 4 mesi
Michele Maietta 9 anni (10 anni in continuazione per complessivi 12 anni)
Antimo Mastroianni 20 anni
Antonio Nacca 13 anni (13 anni)
Luigi Noia 10 anni e 8 mesi (10 anni e 8 mesi)
Giovanni Perreca 20 anni (20 anni)
Achille Piccolo 20 anni (20 anni)
Angelo Piccolo 6 anni e 8 mesi (6 anni e 8 mesi)
Palma Bellopede Piccolo 6 anni e 8 mesi (6 anni e 8 mesi)
Domenico Piccolo 6 anni (10 anni)
Francesco Piccolo (13 anni e 4 mesi in continuazione con pena complessiva di 16 anni e 4 mesi)
Pasquale Piccolo 20 anni (20 anni in continuazione con pena complessiva a 27 anni e 6 mesi)
Giovanni Timbone confermato
Vincenzo Timbone 9 anni e 6 mesi (9 anni e 6 mesi)
Se, dunque, calcoliamo le pene di questo processo, mettendoci anche quella ricalcolata, non sappiamo ancora in che misura, per Andrea Letizia, andiamo al di là dei due secoli, attestandoci, anno in più o anno in meno, a carico del citato Andrea Letizia, uno dei capi di questo clan, intorno ai 210 anni.
Alla luce delle condanne declinate prima, la matricola di alcuni di questi detenuti, già condannati in via definitiva in altri procedimenti, viene ad essere aggiornata non con un’addizione nuda e cruda di queste pene a quelle già calcolate prima, ma attraverso un computo, che abbiamo spesso spiegato e che adesso evitiamo di spiegare ancora invitandovi a CLIKKARE QUI per capire di cosa si tratta, attraverso l’istituto della continuazione della pena. Per cui il calcolo, ribadendo lo stesso concetto applicato prima in merito alla revisione parziale della pena ricalcolata ad Andrea Letizia, si attesta su tre secoli circa, in pratica attorno ad una cifra sui 290 anni di reclusione, alcuni di questi, però, come detto, già scontati.