CASERTA Il personale della Reggia nuovamente in rivolta: dura nota dei sindacati contro la direttrice Tiziana Maffei
17 Dicembre 2022 - 15:35
Riaprono sale, restrostanze e anticamere, nuovamente visitabile la collezione Terrae Motus di Amelio. Ma nulla cambia nei rapporti tra dipendenti e direzione museale del sito vanvitelliano.
CASERTA (pasman) – Ieri mattina alla Reggia sono state ufficialmente riaperte al pubblico le sale dell’ala dell’800 degli appartamenti reali, a conclusione di ingenti lavori di restauro iniziati nel 2020. Grazie a specifici ed importanti fondi di cui il museo vanvitelliano si è potuto avvalere, sono tornate visitabili la Sala del Consiglio, le retrostanze dell’800, la Sala delle culle, l’anticamera e la Cappellina di Pio IX, la camera da letto con le anticamere del re francese Gioacchino Murat e la camera da letto con le anticamere dell’ultimo borbone Francesco II. Gli interventi – come informa il sito web della Reggia – hanno portato al consolidamento ed al recupero di porte e portelloni con finitura a foglia d’oro, al restauro dei pavimenti in cotto dipinto a finto marmo e degli arredi. Tra questi i maestosi letti che furono di quei due sovrani, nelle alterne vicende storiche del regno.
E’ un’ottima notizia per la conservazione del patrimonio borbonico, per troppo tempo trascurata, e per i turisti. E quando ci sono i soldi tutto diventa più facile. Difatti è nuovamente visitabile anche l’intera collezione Terrae Motus, riallestita ora nell’ala dell’800 e nelle retrostanze del ‘700, dopo le sue varie collocazioni a botte di decine di migliaia di euro.
Il risultato è apprezzabile anche se è stato reso possibile fondamentalmente da un bilancio museale ricco come non mai, che ha permesso di accedere con agio ai servizi del restauro storico-architettonico. Tuttavia esso non deve far velo ai numerosi problemi gestionali esistenti alla Reggia, che sono connessi principalmente alle scelte manageriali quanto alla politica museale e quanto alla direzione del personale. Problemi seri e ripetutamente denunciati dalle organizzazioni sindacali e dai qualificati gruppi di opinione cittadini che seguono le vicende della Reggia. Ma pressoché ignorati – per non dire censurati – dalla informazione locale. E non si capisce se per un malinteso spirito di campanilismo o per quale altra incomprensibile ragione di provincialismo. Eppure, nel silenzio tombale dell’amebico comitato scientifico del museo, la città assiste inerte al trasferimento del convegno internazionale di studi su Luigi Vanvitelli, indetto nella ricorrenza dei 250 anni dalla sua morte, dalla sede naturale e di elezione di Caserta a quella di Ancona (CLIKKA E LEGGI)
Le maggioritarie rappresentanze dei dipendenti dell’ente museale vengono sostanzialmente ignorate non avendo quasi spazio su giornali e nei media locali, per quanto abbiano sistematicamente denunciato situazioni estreme. Come quella, per ricordarne solo una del passato ma che che sta tuttora determinando danni erariali non secondari, del risarcimento per ferie e riposi non goduti dal personale a causa di una discutibile gestione dei turni di servizio.
Anche in questa occasione odierna, in ambito sindacale ci si chiede con quali uomini si assicureranno credibili servizi di vigilanza per questi nuovi spazi aperti al pubblico, perdurando la carenza dell’organico. Non dimentichiamo che, essenzialmente per tale ragione, nel giugno 2018 fu possibile l’incredibile sparizione di alcune immaginette di latta che componevano l’opera “Ex voto” dell’artista francese Christian Boltanski, della collezione Terrae Motus.
E si pone nuovamente l’accento sulla problematica dei servizi in conto terzi ( quelli a pagamento di ausilio ai privati che svolgono proprie iniziative nella Reggia, che non sarebbero gestiti con criteri di trasparenza) e sugli interpelli (il conferimento di incarichi superiori a quelli propri del dipendente, fuori dai casi previsti) con un’ennesima nota inviata agli organismi centrali del ministero dei beni culturali, la quale sollecita una ispezione intesa a verificare il rispetto delle norme di settore e proclama l’interruzione delle relazioni sindacali. Una mezza bufera, se si vogliono vedere correttamente le cose. Anche questa volta, le sigle sindacali firmatarie sono la UIL, la FLP e la CONFSAL-UNSA con la rappresentanza sindacale unitaria. Tacciono, invece, le restanti due organizzazioni sindacali della Cgil e della Cisl. Se ne deve desumere che per loro va bene così.
Come abbiamo sempre fatto, anche questa volta pubblichiamo il documento sindacale, per un elementare dovere di informazione, cosicché ognuno possa liberamente farsene un’opinione.
LA NOTA SINDACALE
AL DIRETTORE GENERALE DELLA REGGIA DI CASERTA
arch. Tiziana MAFFEI
e, p.c. AL DIRETTORE GENERALE MUSEI Prof. Massimo OSANNA
AL DIRETTORE GENERALE ORGANIZZAZIONE Dott.ssa Marina GIUSEPPONE
AL DIRIGENTE RESPONSABILE SERVIZIO II PERSONALE E RELAZIONI SINDACALI
Dott.ssa Sara CONVERSANO
AL DIRETTORE DELL’ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA
PERFORMANCE Prof. Maurizio DECASTRI
AL SEGRETARIO REGIONALE PER LA CAMPANIA Dott.ssa Teresa Elena
CINQUANTAQUATTRO
A TUTTI I DIPENDENTI DELLA REGGIA DI CASERTA SEDE
ALLE SEGRETERIE NAZIONALI E TERRITORIALI UIL, FLP, CONFSAL-UNSA SEDE
Oggetto: Riscontro alla nota della Reggia di Caserta prot. n. 10482 del 13.12.2022
In riferimento alla nota in oggetto le scriventi OO.SS., dopo aver attentamente valutato Le dichiarazioni inviate, poiché le parole hanno un peso (come ama ripetere il Direttore della Reggia di Caserta!) rappresentano quanto segue. Visto che la Direzione della Reggia di Caserta ritiene di dover ridurre ad una questione squisitamente personale problemi di natura meramente organizzativa relativi all’attuazione del regolamento nazionale delle attività in conto terzi allegato alla circolare della D.G. Organizzazione n. 397 del 06.12.2019 – prot. n. 39175; visto che le scriventi OO.SS. dichiarano che il detto regolamento è violato in alcuni suoi articoli e che è applicata un’organizzazione discriminatoria dal punto di vista economico dei conto terzi ; visto che la RSU a maggioranza non risulta firmataria degli accordi relativi all’ultima contrattazione del 07.12.2022 inficiandone la validità; considerato che le scriventi OO.SS. dichiarano non corrette le procedure di assegnazione di mansioni di collaborazione con ordini di servizio che non rispettano le regole sottese alla candidature rispetto agli interpelli; tenuto conto che per quanto riguarda la composizione del tavolo sindacale ritengono che esso non possa ridursi ad una mera diatriba di ordine personale tra il rappresentante per le relazioni sindacali designato dall’Amministrazione della Reggia di Caserta e le OO.SS.; tenuto conto che esse pretendono un tavolo più sereno in cui affrontare con serietà e rispetto i diversi, ruoli, funzioni e posizioni; chiedono alla Direzione Generale competente e agli altri Organi centrali all’uopo preposti di voler procedere ad effettuare un’ispezione sull’applicazione del predetto regolamento di attuazione dei conto terzi, sulla documentazione economica e non ad essi collegata, sugli interpelli e gli ordini di servizi formulati, sugli accordi deliberati nelle contrattazioni senza rappresentatività sindacale e della RSU a maggioranza al fine di verificare se sussistono o meno violazioni degli accordi nazionali e delle più elementari norme di trasparenza; e nel contempo chiedono anche agli Organi centrali del MiC e alle Segreterie Nazionali di rimettere la contrattazione a livello nazionale in quanto uno dei soggetti titolari della contrattazione ai sensi dell’art. 7 del C.C.N.L. vigente, ovvero la maggioranza della scrivente R.S.U., ritiene che non sussistono più le condizioni che garantiscono la prosecuzione di un corretto sistema di relazioni sindacali, per cui il tavolo negoziale decentrato della Reggia di Caserta risulta inesorabilmente delegittimato. Caserta 13.12.2022
Le Organizzazioni Sindacali MiC – Reggia di Caserta – RSU a maggioranza UIL – FLP – CONFSAL-UNSA
Nelle foto, due momenti della cerimonia di riapertura delle sale restaurate. Ancora, la camera da letto di Francesco II. La scelta di esporre a capoletto un quadro moderno, con la sua stridente esplosione di colori netti non sembra delle più felici. Ma alla Reggia ci perdoneranno, perché sappiamo di essere degli zoticoni.