TERRENI E QUATTRINI. La Pignetti minimizza, ma De Luca oggi l’ha diffidata per la seconda volta

10 Gennaio 2023 - 21:05

L’Asi di Caserta, a pochi giorni dalla legge Finanziaria che avrebbe rimesso nelle mani di Palazzo Santa Lucia la gestione della vendita dei terreni ex Impreco, aveva pubblicato la graduatoria provvisoria relativa all’alienazione. La scelta che non è andata per niente giù alla Regione, che dal 29 dicembre ha messo nero su bianco il fatto che Consorzio di sviluppo di Caserta deve lasciar perdere i 48 lotti di Gricignano

CASERTA (g.g.) – Ci è sembrato di leggere negli ultimi giorni, da qualche parte, una dichiarazione della presidenta del Consorzio delle aree di sviluppo industriale della provincia di Caserta, Raffaela Pignetti, in cui questa minimizza e fondamentalmente smentisce l’esistenza di uno screzio, di una pesante divergenza tra la sua governance e quella della regione Campania in merito a quella che, a nostro avviso, è divenuta la vexata quaestio, ovvero la vicenda della vendita di 48 lotti ad altrettanti operatori commerciali nell’area destinata – in forza di un contratto di programma firmato nel 2000 tra governo nazionale, regione Campania e comune di Gricignano – ad impianti artigianali e dindustriali dedicato alla produzione di beni dedicati alla moda, al lusso e al design.

Sarà anche così. Può darsi che la presidenta Pignetti abbia ragione e noi abbiamo torto, però, gli

elementi documentali raccontano tutt’altro.

Quando l’Asi Caserta il giorno 22 dicembre, con il voto unanime di tutti i componenti del Comitato Direttivo, compreso il rappresentante della regione Campania, ha approvato l’attribuzione provvisoria dei lotti, la regione ha incassato, evitando di reagire d’impulso, come pure avrebbe potuto fare, visto e considerato che se è vero come è vero che la Legge Finanziaria regionale non era ancora in vigore, in quanto non ancora pubblicata nel Bollettino Regionale, è anche vero che giornali, tiggì, comunicati stampa ufficiali diramati da Palazzo Santa Lucia, avevano dato notizia dell’approvazione della legge di Bilancio, dentro alla quale, all’articolo 64, comma 8, c’era la disposizione con cui la Regione Campania riacquistava il totale controllo e la totale potestà su quei terreni.

Dunque, sarà anche come dice la presidenta Pignetti, ma costituirebbe realmente una coincidenza prodigiosa il fatto che la pubblicazione dell’elenco degli assegnatari, che re-inseriamo in questo articoloe potete leggere CLICCANDO QUI, avvenuta il 22 dicembre, non sia collegata in nessun modo all’approvazione della Finanziaria regionale che sottraeva all’Asi questo potere.

Però, non si può mai dire. Diamo per buona l’idea che si sia trattata di una coincidenza. Ma di questo bisogna convincere anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca il quale, a pochissimi ore di distanza dalla pubblicazione ufficiale sul Burc della legge Finanziaria, ha fatto scrivere a Ennio Parisi, a capo della Direzione Generale per le Risorse Strumentali della Regione Campania, ha fatto scrivere all’Asi una lettera che a noi pare una diffida, mentre per la presidenta Pignetti è stato un cordiale e cortese biglietto di auguri per il nuovo anno.

Una missiva in cui si indicava la strada, ai sensi dell’articolo 64, comma 8 della Finanziaria, l’astenersi, da parte dell’Asi, dal compiere ulteriori atti sulla vendita dei 48 lotti, revocando la procedura ormai tornata nelle mani della Regione.

Il fatto strano non è rappresentato dalla circostanza che la presidenta Pignetti non abbia risposto a questa nota, visto che l’aveva interpretata alla stregua di un biglietto di auguri di Capodanno, è strano, invece, che non abbia risposto nemmeno agli auguri, interpretati come tali.

Il che risulta del tutto evidente da una seconda nota partita dalla regione Campania e firmata dallo stesso direttore Parisi, in cui si coglie un vero e proprio salto di qualità lessicale rispetto alla prima comunicazione. Come dire: se lei, presidenta, non ha compreso bene, glielo spieghiamo meglio.

Stavolta la regione, partendo dal presupposto di non aver ricevuto riscontro alla nota inviata il 29 dicembre, si rifà viva formalmente chiedendo, ma in pratica intimando all’Asi, di dare riscontro, in pratica di confermare, di aver ottemperato alla richiesta contenuta nella prima nota, cioè di aver sospeso e/o revocato la procedura di alienazione dei terreni ex-Impreco.

E per non generare confusione, la Direzione regionale l’ha scritta oggi, 10 gennaio, in modo che la presidenta Pignetti non equivocasse ancora una volta e, absit in iuria verbis, lo scambiasse per le feste dell’Epifania.