Ammazzato con trenta coltellate la notte di Pasqua. “Sangue ovunque, ecco come è stato ucciso”. LA TESTIMONIANZA
30 Gennaio 2023 - 17:56
I carabinieri sono stati ascoltati nel processo in Corte d’Assise e hanno raccontato dinamica e cause del decesso
PASTORANO – Sono stati ascoltati i carabinieri durante l’udienza per l’omicidio di Pavlo Zapprozhets, il 43enne ucraino colpito con trenta coltellate la notte del 17 aprile 2002, giorno in cui cadeva la ricorrenza di Pasqua.
I militari dell’Arma, interrogati al sostituto procuratore Valentina Bifulco, hanno parlato nel processo che si sta tenendo in Corte d’Assise al tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
I carabinieri hanno spiegato come all’interno di un container nel canile di Pastorano dove è stato ucciso, nel quale viveva Ihor Varvachyn, in qualità di custode dello stabile, ci fosse sangue praticamente ovunque.
Zapprozhets, pare al termine di una lite con il connazionale, è stato colpito prima con una padellata alla testa e poi con 30 coltellate attraverso una lama da cucina.
Lesioni al lobo inferiore del polmone sinistro e alla parete cardiaca che ne hanno provocato l’emorragia e poi la morte.